Michele Martulli, vice presidente Fiavet Campania Basilicata, in una nota fa il punto sulla gestione del turismo a Matera e contesta i contenuti del bando per la nascita della Destination Management Organization pubblicato dal commissario straordinario Raffaele Ruberto. Di seguito la nota integrale.
Matera sta vivendo un momento decisivo per il futuro del suo turismo. La nascita della Destination Management Organization (DMO) è un’opportunità fondamentale, ma le scelte recenti dell’Amministrazione Comunale rischiano di tradire il lavoro e gli impegni condivisi. È nostro dovere intervenire per difendere una visione alta e trasparente dello sviluppo turistico della città.
Come rappresentante degli operatori turistici e Vicepresidente della Fiavet Campania Basilicata, sento il dovere di intervenire con chiarezza e forza su quanto sta accadendo nella costruzione della Destination Management Organization (DMO) di Matera.
Dopo mesi di lavoro, confronti, incontri istituzionali, noi associazioni di categoria abbiamo offerto all’Amministrazione Comunale proposte serie e concrete per dotare la città di una DMO moderna, autonoma, professionale e trasparente.
Abbiamo elaborato, insieme, un testo base – che rappresentava una sintesi equilibrata tra esigenze operative e principi imprescindibili di trasparenza e partecipazione.
Oggi, con grande rammarico, dobbiamo constatare che il Comune ha deciso di ignorare quel lavoro.
L’avviso pubblico approvato con la Deliberazione Commissariale n. 193/2025 è un documento che stravolge completamente quanto discusso e concordato.
Un cambio di rotta grave, che non possiamo accettare in silenzio.
Le differenze sono evidenti e sostanziali
Durata del contratto:
Nella proposta costruita insieme si prevedeva una durata chiara di 12 mesi, prorogabile solo in base ai risultati per ulteriori 12 mesi.
Oggi il Comune parla di 24 mesi minimi, prorogabili fino a 36 mesi, senza strumenti di reale controllo intermedio. Questo immobilizza per anni una scelta che dovrebbe essere flessibile e misurabile sui risultati.
Procedura di selezione:
Avevamo chiesto una procedura trasparente e competitiva, con griglia di valutazione oggettiva e commissione esterna di esperti per garantire la massima imparzialità, come previsto dall’art. 50, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 36/2023.
Invece, l’Amministrazione ha scelto una procedura negoziata senza bando, ex art. 50, comma 1, lett. e), che consente di affidare il servizio anche con un solo partecipante, minando gravemente ogni principio di concorrenza e apertura.
Presenza del Referente Unico:
Avevamo previsto l’obbligo per il Referente Unico di garantire almeno tre giorni lavorativi a settimana di presenza fisica a Matera, a stretto contatto con il territorio e gli operatori.
L’avviso ufficiale riduce questa presenza a un solo giorno a settimana, rendendo evidente la volontà di un presidio solo formale e non operativo.
Controlli e monitoraggi:
La nostra proposta prevedeva monitoraggi bimestrali e tempi rapidi per le modifiche necessarie (entro 15 giorni).
L’avviso approvato introduce invece monitoraggi solo trimestrali e tempi lenti di intervento (30 giorni), diminuendo l’efficacia e la capacità di correzione tempestiva.
Strategia digitale:
Nella nostra proposta era prevista una presenza digitale forte e capillare: gestione avanzata di SEO, SEM, contenuti web, campagne social integrate, sviluppo del sito, storytelling territoriale sui mercati nazionali ed esteri.
Una strategia completa, pensata per rafforzare il brand Matera sul web e sui canali digitali, posizionandola come destinazione di eccellenza.
L’avviso approvato invece relega tutto ad una generica attività sui social media, perdendo completamente l’ambizione di dare a Matera una reale leadership digitale.
Pianificazione finanziaria:
La fonte di finanziamento prevista è l’imposta di soggiorno, ma manca totalmente un piano finanziario pluriennale che garantisca la sostenibilità del progetto nel tempo.
Senza certezze economiche a lungo termine, ogni piano di sviluppo serio viene inevitabilmente compromesso.
Una visione tradita
La realizzazione di una vera Destination Management Organization avrebbe dovuto essere un processo inclusivo, limpido, costruito su basi certe.
Così come impostato oggi, invece, l’avviso pubblicato tradisce gli obiettivi che avevamo condiviso con istituzioni, operatori locali e nazionali:
una governance professionale, autonoma e trasparente del marketing territoriale.
La strada intrapresa dal Comune di Matera va nella direzione opposta: si restringe la partecipazione, si indebolisce il controllo, si vanifica il lavoro fatto insieme.
La nostra posizione è chiara
Per questi motivi, invitiamo formalmente l’Amministrazione Comunale di Matera a correggere immediatamente l’avviso pubblico, affinché:
vengano garantiti reali criteri di trasparenza e concorrenza,
si assicuri un equo accesso a tutti gli operatori del settore turistico,
si proceda con un bando vero e proprio, aperto e competitivo,
si ripristini pienamente la coerenza con le linee guida discusse e approvate insieme alle associazioni di categoria.
Matera non può permettersi di sciupare una occasione così importante.
Non possiamo accettare che il futuro turistico della nostra città venga gestito con superficialità o con procedure che restringono l’accesso ai migliori.
Matera può e deve essere un esempio positivo per tutto il turismo italiano.
Ma per farlo occorre rispetto per gli impegni, serietà nei processi, visione strategica a lungo termine.
Noi operatori ci siamo. Continueremo a difendere un’idea alta di sviluppo turistico.
Non accetteremo scorciatoie. Non accetteremo gestioni chiuse.
Matera merita di essere gestita con la stessa eccellenza che il mondo intero riconosce alla sua storia e alla sua bellezza.