Bonus gas, Adoc Basilicata: “Quando la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra”. Di seguito la nota integrale.
Ancora una volta la Regione Basilicata in merito al nuovo disciplinare per il bonus gas crea confusione e disservizi. Difatti la Regione Basilicata, lo scorso 5/3/2025, ha emanato la delibera numero 202500081 con la quale ha approvato il nuovo Disciplinare in tema di Bonus Gas “Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica ed il ripopolamento del territorio lucano” (sic!) Con la mano destra gli estensori della delibera succitata al punto lettera c. scrivono: “restano a carico delle società di vendita le somme eventualmente e per qualsiasi causa non recuperate, ivi compresa l’intervenuta prescrizione” così facendo la Regione ammette, finalmente, che è possibile chiedere la prescrizione sulle fatture del gas come già avviene per quelle di Acquedotto lucano e per i vari fornitori di energia elettrica o di servizi telefonici. La prescrizione in tema di fornitura di elettricità, gas e acqua indica un termine di due anni entro il quale il credito per la fornitura può essere legittimamente chiesto dal venditore o dal gestore trascorso il quale, senza la richiesta di pagamento, si prescrive. (in pratica non deve essere pagato) Ciò secondo la Delibera Arera 97/28/r/com in applicazione della legge di bilancio della Repubblica Italiana (legge numero 205/2017). La prescrizione per il settore energia, gas luce acqua, consiste nella perdita del diritto ad esigere il pagamento per i crediti anteriori a 2 anni dalla data in cui è stata emessa la fattura.
Questo è stato scritto con la mano destra.
Con la mano sinistra, di contro, la Regione Basilicata scrive, in tema di conguagli, che coloro che “non provvederanno a versare quanto richiesto non potranno accedere al bonus” scordandosi di ricordare la possibilità di accedere alla prescrizione sulla fattura. Perché non si fa chiarezza e si lasciano nel dubbio i consumatori non ricordando che i consumi fatturati oltre i 2 anni sono prescritti?
Il generale Bardi sa di questi pastrocchi creati dai suoi subalterni?
Dobbiamo registrare che finalmente la Regione Basilicata prende atto, per quanto riguarda il Bonus Gas, che non si tratta più di “molecola gas gratuita” ma di uno sconto in fattura per cui “In Basilicata il gas costa meno”, come scrive API BAS sul suo portale, quindi correggendo quanto sinora sbandierato sulla famosa gratuità del gas in regione. Tale tesi è stata più e più volte ripetuta nei comunicati stampa dell’Adoc a seguito dei quali qualcuno aveva minacciato, nei nostri confronti, provvedimenti giudiziari. Senza contare che, molto probabilmente, per godere del famigerato Bonus Gas molti utenti saranno costretti, soprattutto in virtù del nuovo disciplinare, a cambiare contratto con un accumulo di incomprensibile difficoltà e di pastoie burocratiche.
Ma era necessario gravare di tutti questi adempimenti i poveri utenti di Basilicata? Di chi è la responsabilità di tutto quanto sta succedendo? Quando saranno comunicate le compagnie che aderiranno alla misura deliberata? Sarà rispettato il termine del 31 di maggio per tutti questi nuovi adempimenti? Ad oggi tutto questo non è dato sapere.