“Resistenza, liberazione, presidenzialismo e autonomia differenziata. Le ragioni del Mezzogiorno” – convegno di Camera del lavoro Cgil Matera e Anpi provincia di Matera – sala convegni Camera di Commercio della Basilicata – Matera

“Resistenza, liberazione, presidenzialismo e autonomia differenziata. Le ragioni del Mezzogiorno” – convegno di Camera del lavoro Cgil Matera e Anpi provincia di Matera – sala convegni Camera di Commercio della Basilicata – Matera

Mercoledì 24 aprile 2024 alle ore 16,30 nella sala convegni della Camera di Commercio della Basilicata a Matera è in programma il convegno sul tema “Resistenza, liberazione, presidenzialismo e autonomia differenziata. Le ragioni del Mezzogiorno” promosso dalla Camera del lavoro Cgil di Matera e dall’Anpi provinciale. Apriranno i lavori Carmela La Padula, presidente Anpi provincia di Matera e Fernando Mega, segretario generale Cgil Matera. A seguire, alle 17,30, tavola rotonda “Costituzione, presidenzialismo e autonomia differenziata. Gli effetti sul Mezzogiorno, sulla Basilicata e sullo sviluppo del Paese”. Ne discuteranno Nicola Colaianni, già consigliere della Corte di Cassazione e professore ordinario di diritto ecclesiastico all’Università di Bari; Gianfranco Viesti, professore di Economia applicata presso il dipartimento di Scienze politiche all’Università di Bari; Raffaello De Ruggieri, avvocato ed ex sindaco di Matera; Pino Gesmundo, segretario nazionale Cgil.

Per la Cgil “l’autonomia differenziata, nelle modalità proposte dal Governo Meloni, costituisce un attacco all’unitarietà dei diritti sociali, destinato ad accentuare le disuguaglianze già presenti e i divari territoriali e sociali esistenti. Riconoscere una competenza regionale esclusiva su materie di rilevanza strategica, e non suscettibili di frazionamento territoriale, rappresenterebbe la rinuncia ad un governo nazionale e unitario delle politiche economiche, industriali e di sviluppo del Paese. La crisi sociale e democratica che stiamo vivendo può e deve essere affrontata attuando pienamente la nostra Costituzione, anche nella parte della riforma del titolo V, ma senza lo stravolgimento dei suoi principi e del suo ordinamento. Il caso più eclatante è la sanità, ma lo stesso riguarda l’istruzione, i trasporti, l’energia. Di tutto questo discuteremo con rappresentanti autorevoli affinché le cittadine e i cittadini lucani prendano coscienza delle conseguenze nefaste di questo progetto scellerato”.

Data

Apr 24 2024

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