Oggi si è tenuto un incontro presso lo stabilimento Stellantis di Melfi, durante il quale l’azienda ha illustrato lo stato di avanzamento del piano industriale, confermando la prosecuzione delle attività previste e l’avvio delle nuove produzioni. In particolare, è stata confermata la salita produttiva della prima vettura del segmento DS8 in versione completamente elettrica. A partire da settembre 2025 inizierà inoltre la produzione della nuova Jeep Compass nelle tre varianti: full electric, ibrida e mild hybrid, in anticipo rispetto al piano Italia, con Melfi primo stabilimento a dare il via alla produzione di questo modello strategico sulla piattaforma STLA Medium. A seguire, da marzo 2026, è previsto l’avvio della produzione della nuova DS7 (anche in versione ibrida) e, successivamente, da giugno 2026, della nuova Lancia Gamma, tutte realizzate sulla piattaforma STLA-Medium.
Parallelamente, l’azienda sta attivando tutti i percorsi di formazione del personale necessari a garantire l’industrializzazione delle nuove linee nel più breve tempo possibile. È stato inoltre comunicato che nella prima settimana di giugno si terrà l’incontro per il rinnovo, per un altro anno, del contratto di solidarietà, strumento fondamentale per la gestione degli ammortizzatori sociali, con un utilizzo medio del 60% nell’anno in corso. Nell’ambito del piano complessivo, è stato definito un nuovo accordo per uscite incentivate su base volontaria, rivolto a un massimo di 500 lavoratori, con scadenza al 31 dicembre 2025, per favorire chi è prossimo alla pensione o desidera intraprendere nuovi percorsi lavorativi.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di un confronto costante e responsabile con l’azienda, in particolare attraverso il coinvolgimento attivo della RSA, affinché il percorso di transizione possa essere governato in modo condiviso e trasparente. Il processo di trasformazione dell’automotive è estremamente complesso e richiede scelte coraggiose e immediate da parte delle istituzioni. A fronte di un piano industriale che a Melfi continua ad avanzare, risulta oggi ancora più urgente un intervento concreto del governo italiano e, soprattutto, delle istituzioni europee. Dopo mesi di annunci, mancano ancora provvedimenti chiari e strutturali sia in tema di ammortizzatori sociali sia di politiche di sviluppo industriale, fondamentali per accompagnare questa fase di transizione.
In particolare, a livello europeo, è necessario un quadro normativo più stabile e sostenibile che supporti la competitività dell’industria automobilistica europea nella transizione verso la mobilità elettrica, evitando impatti occupazionali eccessivi e garantendo investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture di ricarica. La normativa sulle emissioni di CO2, attualmente in vigore, necessita di aggiornamenti che tengano conto delle specificità produttive e di mercato, per non penalizzare eccessivamente le fabbriche europee e i loro lavoratori. Inoltre, è fondamentale che l’Unione Europea sostenga con fondi e politiche mirate la filiera dell’indotto, particolarmente esposta a rischi con l’uscita delle vecchie produzioni e l’introduzione delle nuove tecnologie.
Infine, è stata sollecitata la massima attenzione anche alla situazione dell’indotto locale, in particolare per le imprese della logistica e alcune aziende di componentistica che ad oggi non hanno ancora acquisito nuove commesse, con il rischio di forti criticità. Stellantis deve assumersi una responsabilità sociale forte e concreta nei confronti dell’indotto e dei suoi lavoratori, onorando la tradizione di attenzione al territorio e garantendo la tutela occupazionale in questa fase di transizione industriale. Serve responsabilità, concretezza e soprattutto la volontà da parte di tutti gli attori – azienda, istituzioni italiane ed europee e sindacati – di fare la propria parte per garantire il futuro dell’occupazione e della produzione industriale a Melfi.