È in corso in questi giorni una vera e propria campagna terroristica nei confronti dei lavoratori appartenenti alla platea ex TIS e RMI, in cui viene affermato che per coloro che non scelgono di aderire al progetto idraulico forestale non sarà prevista la prosecuzione nel progetto di inclusione sociale né vi saranno altre possibilità di occupazione e stabilizzazione.
Ricordiamo a tutti che l’attuale normativa di riferimento è quella prevista dalla delibera regionale del 28 ottobre scorso che prevedeva chiaramente le ipotesi alternative al progetto ASA.
Su questo particolare tema la USB era intervenuta denunciando la parziale copertura finanziaria prevista per le varie soluzioni ipotizzate ma ciò non toglie che l’impianto di fuoriuscita e occupazione sia stato fissato. Sui necessari approfondimenti e sviluppi la USB ha da tempo chiesto inutilmente che venisse convocato il tavolo tecnico e che si procedesse al coinvolgimento dei sindaci interessati come passo fondamentale per lavorare ad un progetto più generale e condiviso.
Coinvolgimento necessario anche rispetto allo stesso progetto idraulico forestale che riguarda ambiti di gestione comunale e che al momento s vengono gestiti dai sindaci in completa autonomia,come recentemente accaduto al comune di Genzano che ha proceduto all’appalto della gestione della villa comunale in cui sinora sono stati occupati lavoratori della platea ex TIS e RMI senza che venisse approfondito come ciò si potesse inserire nel progetto regionale più generale o ancora più propriamente nel progetto di stabilizzazione con le norme di favore riconosciute ai tirocinanti della regione Calabria.
Rassicuriamo i lavoratori che a parole si dicono disperati rispetto alle minacce che da più parti ricevono rispetto all’impossibilità di proseguire nel progetto di inclusione sociale ma richiamandoli fortemente ad una ripresa della lotta e dell’iniziativa se non vogliono come sempre farsi pecore e farsi mangiare dal lupo del proverbio.