Riportiamo di seguito un intervento sul gioco d’azzardo di Basilio Gavazzeni, Presidente della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla e Vice Presidente della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II
A Bologna, il 13 giugno, si è svolto un importante Convegno sull’azzardo. Il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Luciano Gualzetti, me ne invia qualche informazione che merita di essere divulgata. Il Cardinale Matteo Zuppi ha ringraziato la Consulta, l’Associazione Campagna Mettiamoci in gioco e le Caritas per la loro battaglia antiazzardo. Il Cardinale, rifacendosi a Papa Francesco, ha denunciato l’ipocrisia di un sistema che finanzia campagne per curare i giocatori patologici che esso crea per lucro. Da par suo Luciano Gualzetti ha insistito che nell’opposizione bisogna stringersi in alleanza. Ormai metà di coloro che richiedono i prestiti garantiti dalle Fondazioni sono indebitati a causa dell’azzardo. Ha stigmatizzato il fatto che l’attenzione alla piaga sia stata spostata dal Ministero della Salute a quello dell’Economia e delle Finanze, come fosse una mera questione economica quando, invece, è sociale, educativa, sanitaria e strettamente esposta alla criminalità. Ancora, ha criticato la normativa che riduce la capacità di regolamentazione dei Comuni e delle Regioni che, da più di un decennio, limitava il saccheggio dell’azzardo. Ha lamentato, infine, la mancanza di dati ufficiali sull’azzardo che impedisce un efficace contrasto del fenomeno e, in particolare, la difesa dei minori. Giustino Trincia, Direttore della Caritas romana, consigliere della Consulta, ha lanciato un appello per un cambio di rotta decisivo. Agli stessi uomini di Chiesa ha chiesto più coraggio per accompagnare le vittime verso la rinascita, per contrastare l’azzardismo e difendere la dignità umana. Don Armando Zappolini, della Campagna Mettiamoci in gioco, ha evidenziato l’incremento di 10 miliardi di euro nell’azzardo online rispetto a un anno fa, un dato contro il quale non abbiamo armi. La stessa Polizia Postale conclude poco, mentre il Governo ha vanificato l’abolizione della pubblicità e l’obbligo della tessera sanitaria per l’accesso ai siti online e ha eliminato l’osservatorio sulla salute. Don Zappolini ha ribadito la necessità di coinvolgere tutte le forze possibili in un impegno capillare. È una battaglia contro la povertà e per la dignità dell’uomo che non deve schierare in campo solo poche minoranze dinamiche. No, la battaglia antiazzardo non può essere solo nostra. La gente comune non può cavarsela con un emoticon di consenso.