Sit visit al Crob di Rionero in Vulture per la verifica della sussistenza dei requisiti necessari a mantenere lo status di Istituto (IRCCS), intervento Consigliere regionale Bochicchio. Di seguito la nota integrale.
Ieri al Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB) di Rionero è iniziata la sit visit della Commissione nominata dal Ministero della Salute per la verifica della sussistenza dei requisiti necessari a mantenere lo status di Istituto (IRCCS). Ci ho tenuto a partecipare alla presentazione ufficiale della Commissione, alla quale insieme agli altri colleghi del Consiglio regionale, sono stato gentilmente invitato dal Direttore Generale De Fino, perché ho ritenuto necessario che la Commissione venisse a conoscenza di quanto il CROB è legato al nostro territorio e di quanto il nostro territorio ritenga fondamentale e irrinunciabile che l’istituto lucano continui la sua attività di ricerca.
Il CROB di Rionero è un punto di riferimento per il sud Italia nel settore della ricerca e della cura delle malattie tumorali. E’una struttura di eccellenza che combina attività clinica, ricerca e formazione, contribuendo in modo significativo al progresso della medicina e alla cura dei pazienti. L’importanza degli IRCCS risiede nella loro capacità di promuovere innovazioni terapeutiche e di offrire trattamenti all’avanguardia, come avvenuto nel caso del brevetto della nuova tecnologia di “biopsia liquida”, destinata a rivoluzionare la diagnosi e il monitoraggio dei tumori, messo a punto dalle ricercatrici del CROB di Rionero.
Gli IRCCS sono pilastri fondamentali per il progresso della medicina in Italia, poiché contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a mantenere il sistema sanitario all’avanguardia. La loro presenza rappresenta un investimento strategico per la salute pubblica e l’innovazione scientifica.
Quindi è fondamentale che questa bellissima realtà sanitaria lucana superi, e sono certo che lo farà’ brillantemente, la verifica della Commissione.
Il CROB di Rionero in questo particolare momento storico ha a disposizione le risorse umane, le conoscenze scientifiche ed il management amministrativo e medico ed è quindi in grado di competere con qualsiasi altro istituto di ricerca italiano, e noi lucani dobbiamo esserne fieri. La Regione Basilicata, dal canto suo, deve continuare ad investire risorse affinché questa bellissima realtà pubblica possa continuare a garantire, gratuitamente, assistenza ai malati oncologici ed essere punto di riferimento, e non solo per i lucani. La tutela, gratuita, della salute dei cittadini è una priorità irrinunciabile che non può essere sottomessa a calcoli ragionieristici e va difesa da chi immagina che curarsi debba essere solo cosa da ricchi. Se si riescono a trovare i fondi per centinaia di miliardi di euro per acquistare armi da usare contro un nemico invisibile non vedo come non si possano trovare altrettanti soldi per garantire la salute dei propri cittadini.