Pietro Simonetti (Cseres): Predisposto avviso per riaprire il Centro di accoglienza stagionali di Palazzo San Gervasio, nessun intervento per il Metapontino. Di seguito la nota integrale.
Il coordinamento del progetto Su.Pr.Eme,lotta al caporalato,eliminazione dei ghetti, accoglienza dei migranti, stagionali da qualche tempo è passato alla Regione Sicilia.
Per questo sappiamo di più, a differenza degli ultimi anni con la gestione pugliese e del Consorzio Nova monopolista di riferimento dell’assistenza tecnica e quindi gestore effettivo.
Al momento si tratta di cifre che superano gli ottanta milioni di euro più altri di progetti collegati, quindi verso i 100 milioni di euro. Una cifra enorme che doveva servire a eliminare i ghetti in cinque Regioni del Sud secondo il Piano nazionale contro il capolarato.
Nulla di tutto questo: i ghetti sono rimasti, al netto della Basilicata dove ci sono alcuni ruderi utilizzati nel Bradano anche per la sciagurata decisione dello scorso anno di non utilizzare la parte nuova del Centro di Palazzo e di non realizzare interventi concreti nel Metapontino a parte i soliti sgomberi del Comune di Bernalda.
L’avviso,25 pagine preparati da un gruppo di consulenti e manager, non ancora pubblicata sul BUR della Basilicata, prevede accoglienza pluriennale, dal 2025 al 2028 nel Centro di Palazzo per almeno 220 posti letti e servizi.
Nulla per l’area Ionica dove ogni anno lavorano almeno 15.000 braccianti, oltre la metà migranti. L’anno scorso fu adottato un avviso per 50 posti, nulla si conosce al momento sull’esito.
Palazzo San Gervasio per i prossimi anni sarà utilizzata con un finanziamento attorno ai 580.000 euro, più altri 200.000 per gli interventi di inclusione dedicati alla coprogettazione, la parola magica per sostenere consulenti,azioni di supporto, varie ed eventuali.
Siamo a maggio, ci vorranno trenta giorni per presentare le candidature, non sappiamo quanto per progettare.
Quello che è certo: si torna a Palazzo mentre nulla si conosce dell’Inter per la realizzazione dei nuovi Centri di accoglienza di Boreano, Gaudiano e il completamento del Centro di Scanzano finanziati dal 2020.
Nominati i Rup, riformulati i finanziamenti ora di 15 milioni per 450 posti e servizi, le pratiche per gli appalti integrati sono rimaste nei cassetti del Dirigente regionale Busciolano.
I Prefetti di Potenza e Matera e le parti sociali restano in silenzio, in attesa della perdita.
Le risorse dovrebbero essere spese e rendicontate entro il 31 dicembre 2026.
Anche per l’uso del Centro antiviolenza e tratta di Palazzo finanziato nel 2018, completato da anni il silenzio è di turno.