L’USC – Unione Sanità Convenzionata ha trasmesso in data odierna all’Assessore regionale alla Sanità una richiesta formale di convocazione urgente di un tavolo di confronto con le rappresentanze delle strutture accreditate sul tema dei tetti di spesa. Una richiesta che nasce da una situazione sempre più problematica, caratterizzata da incertezza normativa e discontinuità gestionale che compromettono la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere ai bisogni dei cittadini.
Nella lettera inviata, si evidenzia con forza come l’attuale sistema di determinazione e riparto dei tetti di spesa non tenga nella doverosa considerazione i fabbisogni sanitari effettivi della popolazione lucana, con effetti diretti sull’allungamento delle liste d’attesa, sul fenomeno crescente della mobilità sanitaria passiva e su un accesso sempre più diseguale alle cure, soprattutto nei territori più fragili.
“Non vogliamo rassegnarci all’idea che non esistano soluzioni. Al contrario: crediamo che il cambiamento sia possibile e a portata di mano. Serve solo aprire un confronto, ascoltare le proposte di soluzione e costruire, insieme, un modello di programmazione sanitaria più giusto, trasparente e sostenibile”, si legge nella nota.
La posizione dell’USC trova ulteriore fondamento nella petizione popolare recentemente presentata ai sensi dell’art. 14 dello Statuto regionale, sottoscritta da numerosi cittadini e operatori sanitari, che chiede l’approvazione urgente di una legge regionale capace di disciplinare in modo chiaro, stabile e definitivo i rapporti tra il Servizio Sanitario Regionale (SSR) e le strutture accreditate, anche attraverso il recepimento dell’art. 8-quinquies del D.Lgs. 502/1992.
“Da troppo tempo – si legge ancora – il settore sanitario accreditato vive una condizione di precarietà normativa e operativa che rischia di trasformarsi in un danno strutturale per il sistema sanitario regionale. Le strutture, i professionisti, i pazienti e i territori meritano certezze, non risorse sperperate o soluzioni perennemente provvisorie”.
L’USC rinnova dunque la piena disponibilità a un confronto costruttivo, da svolgersi in tempi rapidi e con spirito di collaborazione istituzionale, e confida in un riscontro tempestivo da parte dell’Assessorato, affinché si possa finalmente avviare un percorso condiviso di riforma e responsabilità
Mag 08