La proposta politica di queste elezioni comunali è limitata soltanto a due liste civiche, entrambe riconducibili a un’area di centro-destra, sebbene con sfumature diverse. Assente, invece, una rappresentanza dell’area progressista e democratica, a seguito del fallimento di un’alleanza inizialmente auspicata ma naufragata per divergenze e incomprensioni. Questa mancanza rappresenta un vuoto significativo, un vero e proprio vulnus che penalizza ed indebolisce la partecipazione democratica. La tradizione del centro-sinistra, così ricca di storia sia a livello locale che nazionale, oggi non troverà spazio nelle urne. PER c’era: non siamo stati né assenti né indifferenti. Abbiamo posto, come priorità, la definizione di un metodo di lavoro che coinvolgesse la popolazione per riavvicinare alla politica quella fetta di elettori che in passato si sono astenuti dal voto. Abbiamo offerto contributi concreti in termini di metodo e contenuti programmatici, ponendo al centro dell’azione politica ciò che per noi conta davvero: una visione innovativa, fondata su valori e obiettivi condivisi, più che su nomi o ruoli da assegnare. Purtroppo, non si è riusciti a costruire una sintesi comune, e abbiamo ritenuto responsabile fare un passo indietro, almeno per ora. Se l’area di centro-sinistra si è mostrata divisa, nemmeno sul fronte opposto si può parlare di vera unità. È evidente a tutti la presenza di esponenti dello stesso partito distribuiti in entrambe le liste, segno di tensioni interne o rivalità personali. Anche la scelta del “civismo” rischia di apparire un’etichetta di comodo, più funzionale a interessi individuali che a un reale progetto collettivo. Cambiare opinione nella vita non è necessariamente un errore, tuttavia, la presenza di ex democratici, ex socialisti ed ex pentastellati in entrambe le liste suscita alcune perplessità. Oggi più che mai serve impegno sincero, spirito unitario e responsabilità condivisa per affrontare le urgenze di Bernalda, a partire dalla difficile situazione del bilancio comunale, tema su cui torneremo a breve. Per questi motivi, PER lascia ai propri aderenti e simpatizzanti piena libertà di coscienza nella scelta del voto. Essere assenti dalla competizione elettorale non significa abbandonare la scena politica. PER è ancora presente. Continueremo a lavorare sul territorio, come già fatto nei mesi scorsi con la comunità di Metaponto, e seguiremo da vicino i toni e i contenuti di questa campagna elettorale, per valutare con attenzione le scelte della futura amministrazione. Abbiamo già avviato un dialogo con gruppi e cittadini che oggi, probabilmente, non si sentono rappresentati dalle proposte in campo. A breve, presenteremo il cammino che intendiamo intraprendere e le modalità con cui vogliamo tradurre in azione i valori che ci ispirano: la dignità della persona, il bene comune, la sussidiarietà e la solidarietà.
Apr 30