«Velocità, efficienza e confronto sono le priorità dell’impegno che il drammatico stato in cui versa il comparto agricolo lucano esige. La situazione non può più attendere».
Così il consigliere regionale di Azione, Nicola Morea, sulla situazione dell’agricoltura lucana, preoccupante a causa della grave crisi idrica.
«Tutelare gli agricoltori e tutto il comparto, pilastro fondante della nostra regione, è una priorità per noi. Per questo, siamo consapevoli della necessità di attuare misure urgenti e all’altezza dell’emergenza che stiamo attraversando e che gli agricoltori pagano sulla propria pelle e sui propri campi. Non possiamo più temporeggiare, né pensare che gli strumenti istituzionali standard siano sufficienti: dobbiamo accelerare».
Il completamento dei lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture, l’istituzione di una cabina di regia, il dialogo con i territori: sono alcuni dei punti individuati come urgenti dal consigliere Morea:
«Il commissariamento delle opere, su modello di quanto avvenuto a Genova con il ponte Morandi, si è reso ormai inderogabile: abbiamo bisogno di efficienza e celerità, per poter pianificare una strategia che ci consenta di affrontare gli anni a venire. I dati parlano chiaro: avremo sempre meno acqua, e questo ci impone di correre ai ripari. L’abbattimento delle lungaggini dovute alla burocrazia è uno dei nostri obiettivi primari: anche per questo, in Consiglio Regionale ho presentato una mozione che prevede misure urgenti (economie eccezionali, sgravi fiscali, l’incentivazione all’utilizzo di pozzi privati e molto altro) per fronteggiare la crisi delle aziende agricole e l’emergenza idrica in Basilicata. Lo dobbiamo agli agricoltori e a tutti i cittadini lucani».
Il consigliere ha poi sottolineato un aspetto legato agli accordi con la Regione Puglia, in merito alla risorsa idrica da concedersi alla regione vicina:
«Il principio di solidarietà tra territori resta valido, ma non si può prescindere dalle esigenze dei lucani e delle lucane. Le immagini dei razionamenti idrici, delle autobotti nelle nostre città, della diga di Monte Cotugno tragicamente svuotata, sono ancora vivide negli occhi di tutti noi. La gestione della risorsa idrica dev’essere chiara e trasparente, e questo vale anche per Acque del Sud: anche per queste ragioni, è urgente e fondamentale che venga istituita una cabina di regia che metta intorno allo stesso tavolo tutti gli attori coinvolti: istituzioni, sindaci, associazioni agricole, Consorzio di Bonifica – prosegue il consigliere -. E che l’interlocuzione con la politica sia rapida ed efficiente. Il dialogo con i territori è fondamentale: il Consiglio Regionale è aperto all’ascolto, a uno scambio costruttivo che consenta di individuare con l’apporto di tutti gli attori coinvolti le soluzioni a questa annosa questione. Inoltre – conclude Morea – è altrettanto prioritario guardare al futuro: dobbiamo uscire da una visione emergenziale e ragionare di innovazione, ricerca e sviluppo e di una gestione attenta e lungimirante dell’acqua. Ce lo impongono i dati, che delineano uno scenario sempre più critico, e ce lo impone la popolazione».