Approvato all’unanimità l’atto riguardante il Programma teso a rilanciare lo spettacolo dal vivo, sostenere l’imprenditorialità creativa e valorizzare le eccellenze artistiche e paesaggistiche della Basilicata.
Il Consiglio regionale approva all’unanimità il provvedimento riguardante il Programma Regionale per lo Spettacolo 2025–2027, “tracciando – come viene precisato nella relazione – una visione strategica che guarda alla crescita culturale, sociale ed economica della Basilicata. Un atto di fondamentale importanza per la diffusione dello spettacolo dal vivo attraverso una programmazione triennale in linea con il Piano Strategico Regionale 2021/2030 e con le normative nazionali ed europee. Il Programma Regionale per lo Spettacolo, in armonia con la normativa nazionale ed europea di settore, individua le finalità generali dell’intervento regionale, stabilendo le priorità tra i diversi tipi di iniziative, attività e progetti. Definisce inoltre le modalità operative e di monitoraggio, nonché le risorse necessarie per l’attuazione, che orienteranno le azioni e i finanziamenti regionali nel settore dello spettacolo dal vivo nel corso del triennio 2025–2027.
A sostegno delle iniziative previste, si stima un fabbisogno finanziario annuale medio di almeno quattro mln di euro, per una copertura finanziaria di circa 12 mln di euro per il triennio 2025–2027. I finanziamenti saranno destinati, tramite avvisi pubblici annuali, agli operatori iscritti all’Albo regionale dello Spettacolo, con particolare attenzione a teatro, musica, danza, spettacolo viaggiante, festival, conservatori e residenze musicali. Inoltre, la Fondazione Teatro Francesco Stabile di Potenza potrà ricevere un contributo annuale, il cui importo sarà stabilito di anno in anno dalla Legge di bilancio regionale. La Regione intende sostenere la crescita dell’imprenditorialità culturale e creativa, favorendo innovazione, sviluppo di ecosistemi virtuosi e valorizzazione dell’intera filiera dello spettacolo, con particolare attenzione agli operatori, ai centri culturali multifunzionali e all’indotto. Il Programma si inserisce nel quadro normativo della L.R. n. 37/2014. “Tra i risultati attesi – riporta ancora il provvedimento – figurano l’incremento della qualità e della quantità dell’offerta culturale, la crescita dell’occupazione, il rafforzamento delle competenze professionali, nonché la promozione delle eccellenze lucane oltre i confini regionali, con benefici anche per il turismo e la competitività del territorio.”
Gli oneri rinvenienti dall’attuazione del Programma regionale per lo spettacolo triennale, in base alle disponibilità finanziarie annuali di bilancio, saranno imputati sulle fonti finanziarie regionali a valere sugli esercizi finanziari 2025-2026-2027, nonché, potranno essere finanziate attivando operazioni coerenti ed ammissibili con quanto previsto dalle direttive nazionali (es. fondi per lo Sviluppo e la Coesione e/o altre risorse disponibili) e dai regolamenti comunitari (fondi strutturali) per le attività nel settore dello spettacolo.
Prima del voto sono intervenuti i Consiglieri Morea, Napoli, Araneo, Marrese, Lacorazza.
Dopo il voto sono state presentate due Raccomandazioni, votate entrambe all’unanimità, illustrate in Aula da Napoli e Marrese.
La raccomandazione, presentata da Marrese, invita la Regione a sostenere le ICO (Istituzione concertistica orchestrale) con sede in Basilicata, valorizzando i giovani laureati dei conservatori e promuovendo stagioni sinfoniche diffuse. Previsto anche il supporto a progetti di alto valore culturale promossi da enti locali o in collaborazione con il MiC e/o associazioni e fondazioni. L’obiettivo è rafforzare la produzione musicale e culturale regionale in modo coordinato e inclusivo.
Con la raccomandazione presentata da Napoli, il Consiglio regionale della Basilicata invita la Giunta ad adottare misure concrete per sanare i ritardi nei pagamenti ai soggetti dello spettacolo. Tra le richieste: un cronoprogramma annuale dei pagamenti, un fondo straordinario per saldare i contributi arretrati, premialità per gli operatori penalizzati, possibilità di anticipi fino al 50% e relazioni semestrali sull’attuazione del Programma. L’obiettivo- viene precisato nel documento – è ripristinare fiducia e regolarità nell’azione amministrativa, con impegni vincolanti e monitoraggio costante da parte del Consiglio regionale.