Progetto Comune rilancia Matera città dei diritti. Di seguito la nota condivisa dalle Candidate della Lista Progetto Comune e dal Candidato Sindaco Vincenzo Santochirico.
“Essere madri in Basilicata è un ostacolo”: ecco cosa può fare il Comune di Matera. Le nostre proposte per donne, famiglie e diritti
Matera, 7 maggio 2025 – Il recente Rapporto di Save the Children sulla maternità fotografa una realtà drammatica: la Basilicata si colloca, per il terzo anno consecutivo, all’ultimo posto tra le regioni italiane per capacità di conciliare famiglia e lavoro. Un dato che racconta le difficoltà strutturali vissute dalle donne lucane, in particolare da quelle madri e lavoratrici.
Progetto Comune parte da qui: dalla realtà, dai bisogni delle persone, dalla necessità di costruire una Matera più giusta, più equa, più vivibile. Le prossime elezioni amministrative devono rappresentare un punto di svolta. Per questo abbiamo scelto di mettere al centro del nostro programma il “benessere comune”, con un’attenzione particolare ai diritti delle donne e alle pari opportunità.
La nostra visione è quella di una città che riconosce i divari ancora esistenti tra uomini e donne, tra chi ha strumenti e risorse e chi no, e che si impegna a rimuovere quegli ostacoli che impediscono a tutte e tutti di partecipare pienamente alla vita sociale, economica e culturale.
Non solo riflessioni, ma vere e proprie proposte per Matera, alcune attivabili da subito, altre da programmare in modo serio e sostenibile:
• Bilancio di genere comunale
Per monitorare in modo trasparente come le scelte di bilancio incidano sulle diverse fasce della popolazione e correggere eventuali squilibri. È uno strumento previsto per legge e applicabile fin da subito.
• Potenziamento e sostegno alle famiglie per l’accesso agli asili nido
Ancora oggi non tutte le donne lavoratrici riescono ad accedere al servizio nonostante i continui proclami del governo nazionale di centro destra. Oggi per una donna lavoratrice che non ha altri supporti familiari e/o possibilità economiche il lavoro si contrappone all’essere madre.
• Rafforzamento dei centri antiviolenza e sportelli dedicati
Il Comune può sostenere i servizi già attivi, mettere a disposizione sedi pubbliche, stipulare convenzioni e promuovere la collaborazione con i collettivi e il terzo settore. Implementare i servizi connessi alla Casa Rifugio.
• Consulta comunale per le pari opportunità
Uno spazio stabile di partecipazione e proposta, che coinvolga donne, associazioni, cittadine e cittadini in un’ottica di ascolto, confronto e co-progettazione.
• Sportello comunale per diritti e inclusione sociale
Avvio di uno sportello di pronto intervento per le cittadine e i cittadini che vivono discriminazioni o si trovano in situazioni di vulnerabilità, attivabile in collaborazione con realtà del territorio.
• Percorsi educativi su rispetto, parità e relazioni sane
Iniziative culturali e formative nei luoghi pubblici. In ambito scolastico, il Comune può promuovere progetti in collaborazione con dirigenti, insegnanti e associazioni finalizzati a valorizzare e diffondere il principio della libertà femminile.
• Urbanistica e mobilità attente ai bisogni di tutte e tutti
Interventi graduali su illuminazione, spazi sicuri, accessibilità, pensati per le esigenze reali di chi vive e si muove in città. Le fermate a richiesta per i bus serali sono un esempio praticabile anche a breve termine.
• Coworking comunale con servizi per genitori
Uno spazio per il lavoro autonomo con attenzione alla conciliazione vita-lavoro, da realizzare in immobili pubblici dismessi o sottoutilizzati, tramite bandi o co-gestione.
• Incentivi per le imprese con politiche inclusive
Criteri premianti nei bandi comunali per le aziende che adottano misure di parità salariale, congedi, welfare aziendale o che contrastano le discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Queste azioni sono concrete, possibili, e già realizzate con successo in altri Comuni italiani. Il Comune ha il dovere di essere un alleato delle cittadine e dei cittadini, non un semplice spettatore.
Vogliamo farlo con serietà, visione e determinazione. Perché solo un governo cittadino che valorizza tutte le sue persone può dirsi davvero progressista.