“Ho appreso con immenso dolore e grande commozione la notizia della scomparsa di Papa Francesco che ha lasciato la vita terrena ed è tornato alla casa del Padre. Nella sua missione – ha affermato Marina Festa Presidente Provinciale dell’Adiconsum e componente dell’Associazione Antiusura Famiglia e Sussidiarietà – il Santo Padre ci ha sempre rammentato che occorre che occorre lavorare intensamente per la pace, la giustizia e la cura del creato per il bene di tutti e ci ha spinti continuamente a essere dei cristiani coerenti”.
“Ricorderò sempre, con infinità emozione, l’incontro avuto con Papa Francesco nella sala Clementina in Vaticano in Vaticano del 3 febbraio 2018, insieme a Don Basilio Gavazzeni, Presidente della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla e ai componenti della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”.
In quell’occasione il Santo Padre sottolineò che “L’usura è un peccato grave: uccide la vita, calpesta la dignità delle persone, è veicolo di corruzione e ostacola il bene comune. Essa indebolisce anche le fondamenta sociali ed economiche di un Paese. Infatti, con tanti poveri, tante famiglie indebitate, tante vittime di gravi reati e tante persone corrotte nessun Paese può programmare una seria ripresa economica né tantomeno sentirsi al sicuro. Alla base delle crisi economiche e finanziarie c’è sempre una concezione di vita che pone al primo posto il profitto e non la persona. La dignità umana, l’etica, la solidarietà e il bene comune dovrebbero essere sempre al centro delle politiche economiche attuate dalle pubbliche Istituzioni. Da esse ci si attende che disincentivino, con misure adeguate, strumenti che, direttamente o indirettamente, sono causa di usura, come ad esempio il gioco d’azzardo, un’altra piaga.”