I giovani di Matera che avevano già proposto di organizzare le primarie nel centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali di Matera annunciano che avvieranno a breve l’organizzazione delle primarie per scegliere un candidato sindaco che possa rappresentare le forze politiche interessate. Di seguito la nota integrale.
Nei sentieri non si torna indietro. Noi partecipiamo, voi?
Oggi abbiamo formalmente chiuso la petizione con la quale abbiamo chiesto alle forze che si riconoscevano nelle nostre parole di porre al centro del dibattito politico delle idee programmatiche da confrontare con lo strumento delle primarie.
Mentre si susseguono tavoli di confronto con al centro dinamiche di potere e di caminetti (che a noi sembrano spesso spenti), siamo stati chiamati e contattati per confrontarci con diverse realtà civiche e di quello che a noi sembra poter essere definito “centrosinistra”: ci siamo trovati a confrontarci anche con dinamiche che ci sembrano assurde perchè non fanno parte del nostro modo di vedere le cose ma che siamo in grado di comprendere e gestire.
In questo contesto ci sembra tanto stimolante quanto complesso provare a fermare le bocce sul terreno di gioco.
Come già detto, l’obiettivo di questa nostra azione non è nel risultato ma nel processo: saremo ingenui ma lo strumento delle primarie per noi non è una certificazione di potere o un modo per strigliare le truppe cammellate pronte ad agire. Crediamo che quel voto possa essere parte di una sintesi di un vero tavolo programmatico per discutere un programma che veda protagoniste tutte le forze e le persone che hanno deciso e decideranno di partecipare a questo processo e che dovrà essere preceduto da un “patto di sangue” sull’accettazione ed il sostegno con qualsiasi risultato.
Pensavamo che a seguito della richiesta di così tante persone potesse nascere lo stimolo per un confronto su temi, proposte, soluzioni ed iniziare a far riavvicinare i cittadini alla vita politica della città.
La richiesta è caduta praticamente nel vuoto: alcuni si sono dichiarati a favore, altri ci hanno sostenuto e rilanciato.. nessuno ha imposto una data. Sui tavoli si è continuato a dibattere di altre logiche, quando l’unica cosa reale da scegliere sarebbe quella di capire che visione dare a Matera nei prossimi anni.
Allora abbiamo deciso che le primarie le convochiamo noi, indirizzate alle forze che hanno interesse a confrontarsi con questo strumento e con la creazione di un reale momento di confronto non mediato da sovrastrutture assurde e clientelari.
Abbiamo raccolto tanti stimoli in queste settimane: qualche mese fa Volt Matera, per mezzo del suo coordinatore, ha proposto le primarie certificate come strumento di confronto. I Verdi hanno proposto, in merito allo strumento, un’idea che condividiamo: l’idea di allargare le primarie ai sedicenni e ai diciassettenni, proprio perchè possano essere un primo piccolo passo di avvicinamento delle nuove generazioni alla cura della “cosa pubblica”. Anche altre personalità ed ex consiglieri hanno rilanciato e sostenuto la nostra idea. Abbiamo in questi giorni condiviso idee, pensieri, visioni sulla città con chi ha voluto incontrarci.
Abbiamo letto il Manifesto della Buona Politica: ci siamo riconosciuti in alcuni passaggi, altri li abbiamo trovati necessariamente da aggiornare ed integrare. Pensiamo però che possa essere un ottima base da cui partire e intorno a cui discutere, confrontarsi, partecipare in maniera attiva.
Adesso lavoreremo a tutto quello che implica l’organizzazione delle primarie ma soprattutto dovremo garantire che a quel momento si arrivi attraverso una serie di tavoli di lavoro aperti alla città in cui finalmente ogni cittadino o cittadina possa confrontarsi. Ci sono tante basi programmatiche che rimarranno lettera morta se non verranno ibridate, discusse e mediate: vogliamo, con questa azione, arrivare a delle soluzioni che per noi sono di fondamentale importanza e che rispecchiano ciò in cui crediamo: giustizia sociale, democrazia, progresso, partecipazione.
Non avevamo in alcun modo immaginato che questa potesse essere un’opzione ma il piano inclinato che si è generato ci ha portato a ritenere questa come l’unica possibilità reale e concreta di rispondere agli stimoli e alle richieste di “fare qualcosa”.
Sappiamo che manca poco tempo ma siamo certi che ci siano le modalità e lo spazio di creare la struttura di coordinamento, un comitato di garanzia con all’interno i referenti delle forze civiche e dei partiti coinvolti, la logistica e tutta la catena di certificazione necessaria.
Vogliamo essere parte di quei processi di confronto e responsabilizzazione che negli ultimi anni sono mancati, portando ad un effettivo disinteresse verso l’azione politica partecipativa.
Abbiamo preso questa decisione senza avere un paracadute ma abbiamo la certezza che sia necessario raccogliere dei fili che ci sembra possibile annodare, cercando di costruire una nuova sintesi laddove le chiacchiere la fanno da padrona. Abbiamo consapevolezza delle difficoltà ma sappiamo di avere le competenze per poter essere parte attiva nella gestione di questi processi.
Questo è l’unico modo per poter pretendere nuove modalità di partecipazione in questo confusissimo scenario, dato che è evidente che la politica fatta dai “professionisti” stia portando a scontri e veti che hanno più a che fare con l’ego che con i programmi e i processi che dovranno riportare la città a prendere una sua posizione sullo scenario regionale, nazionale ed europeo.
Lanciamo questa proposta con una sola pretesa: vogliamo che le primarie siano un primo reale passo di coinvolgimento attivo della comunità nelle scelte politiche, nello scambio di competenze, nella ricerca di visioni comuni in un mondo che sta girando sempre più nella direzione della divisione costante.
Vogliamo che la persona che uscirà vincitrice delle primarie attivi nell’immediato il processo di confronto con le altre realtà partecipanti per poter definire il programma di candidatura attorno al quale convogliare le forze durante la tornata elettorale. Vogliamo che questi processi possano proseguire con strutture che garantiscano, nella loro pluralità, un confronto costante.
Siamo consapevoli che questa modalità sia irrituale e che presenta diverse fragilità, che la nostra voglia di riattivare la partecipazione civica si possa scontrare con la programmata inerzia di una certa politica, che le nostre potrebbero sembrare velleità ma nei sentieri non si torna indietro. L’alba sarà nuova, in ogni caso.
Siamo certi di aver attivato, in questi pochi giorni, dei piccoli semi che possono prendere una forma nuova.
Nei prossimi giorni comunicheremo modalità del percorso di partecipazione e avvicinamento e della data, del luogo e del regolamento delle primarie.