Campagna “Sbilanciamoci!” – incontro con Giulio Marcon e Daniela Barbaresi – Palazzo Fortunato – Rionero in Vulture

Campagna “Sbilanciamoci!” – incontro con Giulio Marcon e Daniela Barbaresi – Palazzo Fortunato – Rionero in Vulture

Mercoledì 28 maggio 2025 alle ore 18 nel Palazzo Fortunato di Rionero in Vulture è in programma  l’incontro con lo scrittore, saggista e portavoce della campagna “Sbilanciamoci!” Giulio Marcon, promosso dalla Cgil di Potenza tra gli appuntamenti della campagna per il referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza. Parteciperà la segretaria Cgil nazionale Daniela Barbaresi.

La Campagna Sbilanciamoci! riunisce dal 1999 cinquantuno organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica, con un’attenzione particolare alle questioni del lavoro, fisco, pace e disarmo, ambiente, scuola, università e ricerca, inclusione e accoglienza dei migranti, finanza etica, cooperazione internazionale, commercio equo, economia sociale e solidale. In vent’anni di attività, Sbilanciamoci! ha prodotto moltissime iniziative, strumenti di analisi e proposte di intervento, con l’obiettivo di costruire un’economia fondata sui principi di giustizia economica e sociale, sostenibilità ambientale, pace e solidarietà.

“Raggiungere il quorum del cinquanta percento più uno dei votanti sarà molto arduo. Serve veramente un grande impegno per riuscirci. Il fatto che il Parlamento (e poi il governo) possa essere eletto con il 30 per cento dei voti e che 6 milioni di “italiani” residenti all’estero (una parte della quale non parla nemmeno la nostra lingua e nemmeno paga qui le tasse) rendano di fatto quel quorum molto più alto (quasi nessuno di loro andrà a votare) deve sollecitare una riflessione profonda”. Queste le parole di Marcon nell’editoriale “Democrazia è partecipazione” pubblicato sul portale “Sbilanciamoci!” in riferimento al referendum dell8 e 9 giugno.

“La democrazia rappresentativa è malata – scrive Marcon – e non serve fare molti esempi per avvalorare questa affermazione. Nel frattempo si rende vacua la democrazia diretta o la si impedisce, come è il caso delle barriere quasi insormontabili poste all’esercizio di un diritto costituzionale, come il referendum abrogativo. La legge attuativa del referendum deve essere cambiata: alzino pure il numero delle firme necessarie per indire un referendum, ma tolgano il quorum. Alle ultime elezioni europee hanno votato meno del 50 per cento degli italiani e quelle elezioni sono valide. Sia così anche per il referendum”, sul quale aggiunge: “La partecipazione è dunque un valore fondamentale. A differenza delle elezioni politiche dove eleggiamo i nostri rappresentanti, senza sapere poi cosa accadrà, nel caso del referendum esercitiamo un diritto molto concreto: decidiamo se una legge debba rimanere ancora in vigore o debba essere cancellata. Nel referendum abbiamo la concretezza della democrazia, il nostro voto conta veramente”.

Data

Mag 28 2025
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