Un saggio che prende spunto dalla “Generazione Cerniera”, ossia quella dei nati tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80. La generazione più “formata” della storia d’Italia, ma anche la più precaria. Troppo giovani per avere partecipato da protagonisti alla Prima Repubblica, troppo vecchi per essere pienamente dentro la rivoluzione digitale. Nonostante questo, è anche la generazione che più di tutte ha saputo trasformare i rischi in opportunità – tant’è che ha fondato il 45% delle start up italiane, nonostante non abbia potuto accedere a finanziamenti significativi – e che più di tutte può contribuire alla crescita del nostro Paese. Grazie anche alla narrazione di casi reali, Antonio Candela ci accompagna con sensibilità e passione nelle storie di chi ha imparato a convivere con l’incertezza, ma sa ancora sognare e immaginare il futuro. Spiega come ottenere successo partendo dalle “opportunità”, senza avere paura, ma sapendole riconoscere e sfruttare. E così dalle pagine di questo libro l’autore lancia una chiamata all’azione, un invito ad abbracciare cooperazione, empatia e coraggio per trasformare fragilità e precarietà in occasioni autentiche, costruendo insieme una società più umana e solidale. Infatti, oggi più che mai, conclude Candela, abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo, riportando le relazioni, la cooperazione e l’amore per il prossimo al cuore del nostro modo di vivere e di lavorare.
Scheda libro
Prefazione di Filomena D’Antini (Consigliera Nazionale di Parità)
Presentazione di Carmelo Petraglia (Università della Basilicata. Consigliere scientifico Svimez)
Postfazione di Maria Cristina Pisani (Presidente Consiglio Nazionale dei Giovani)
Ecra, Collana “Scoop”
Pagg. 192, € 16,00, Cod. Isbn 9788865585610
Antonio Candela ingegnere e imprenditore, da oltre venti anni si occupa di progettazione e gestione di iniziative ad alto impatto sociale, culturale ed economico.