Dal primo giugno riaprirà la Potenza Taranto ma non circolerà più il Lucania express, unico collegamento fra Potenza, Bernalda e Bari. Un treno che aveva riscosso molto successo per i numeri di quella tratta ma che probabilmente non ha convinto la l’assessore regionale al ramo o chi ne fa le veci. Non si capisce perché venga tolto l’unico collegamento fra i due capoluoghi di regione, molto utile al pari del collegamento fra Napoli e Potenza. Era proprio questo uno degli scopi della mobilità in Italia della riforma del titolo 5 della Costituzione e del dlg 422/1997. Probabilmente non si è creduto fino in fondo e la sperimentazione dell’orario era sbagliata. Serviva forse anticipare un po’ la partenza per consentire l’arrivo nel capoluogo in un orario consono, aprendo alle fermate di Ginosa Marina e Acquaviva delle Fonti, e un ritorno intorno alle 14:30 con le stesse fermate. Oggi la Basilicata ripiomba in un isolamento storico verso la Puglia con l’interruzione della Potenza – Foggia da
parte di Trenitalia e della Potenza – Bari e della Bari -Matera da parte di Fal. Ci chiediamo perché isolarci dalla vicina Puglia dove tra l’altro risiede la governance di tutti player della mobilità lucana. Sindacati, associazione dei pendolari, associazioni dei consumatori ed enti locali chiedono da tempo a gran voce la convocazione dell’osservatorio dove discutere di tutto quello previsto dall’ articolo 20 della legge regionale 22/98 per proporre all’assessore quelle che secondo noi sono le scelte migliori per la mobilità lucana in maniera collegiale. Avevamo apprezzato l’inizio del mandato e l’approccio alla problematica dell’assessore Pepe e il suo slogan “prima i Lucani”, invece siamo piombati in logiche pugliesi che poco ci appartengono e appassionano. È necessaria una svolta sia per la questione ferro sia per la questione gomma tra gare TPL extraurbane andate deserte, contratto di servizio scaduto scaduto e un contenzioso sui corrispettivi che l’azienda Cotrab potrebbe chiedere in qualsiasi momento alla Regione Basilicata rispetto alla rivalutazione del corrispettivo in base all’ indice NIC 072 come previsto dall’ articolo 10, comma 3, del D.M 157/2018, non coperto dal bilancio di previsione della Regione e che porterebbe un debito nei confronti di Cotrab con una rivalutazione del 12% con un cospicuo danno per le casse regionali come avvenuto in passato. Come Filt Cgil auguriamo che possa riprendere al più presto il dialogo fra le parti interessate per il bene esclusivo della Basilicata e dei suoi residenti.
Mag 22