Transito bici elettriche nel centro storico di Matera, Consigliere comunale Schiavo (Basilicata Casa Comune): “Serve regolamentazione urgente. La sicurezza di turisti, bambini e anziani non può essere messa a rischio”. Di seguito la nota integrale.
Il consigliere comunale materano Domenico Schiavo, della lista Basilicata Casa Comune, lancia un appello deciso all’Amministrazione comunale affinché venga adottata quanto prima una regolamentazione chiara e rigorosa sull’uso delle biciclette elettriche nel centro storico e nei Sassi, patrimonio UNESCO e cuore pulsante della città.
«Negli ultimi tempi – afferma Schiavo – stiamo assistendo a una crescita esponenziale dell’uso di biciclette elettriche, spesso utilizzate senza il minimo rispetto delle regole del buon senso e della convivenza civile. Questi mezzi, pur essendo una valida alternativa ecologica, si stanno trasformando in un pericolo concreto per chi frequenta quotidianamente il centro, soprattutto bambini, anziani e turisti.»
Il problema riguarda non solo la velocità eccessiva con cui molti conducenti percorrono i vicoli, e le piazze del centro, ma anche la totale assenza di una disciplina comunale che ne regoli l’accesso, l’uso e la sosta.
«Non possiamo permettere che un’area di straordinario pregio storico e culturale venga trasformata in uno spazio dove tutto è consentito. È necessario introdurre con urgenza un regolamento che preveda:
• Limiti di velocità per i mezzi elettrici nelle zone pedonali;
• Divieti di transito in determinate aree, soprattutto durante le ore di maggiore affluenza;
• Controlli periodici da parte della Polizia Locale;
• Sanzioni per i comportamenti scorretti o pericolosi.
«La nostra proposta ,non va contro la mobilità sostenibile, anzi: vogliamo che venga integrata in modo responsabile nel contesto urbano, senza compromettere la sicurezza pubblica né la vivibilità del centro storico. Matera merita regole chiare e rispetto, non solo per proteggere il suo patrimonio, ma anche per garantire un’esperienza sicura e serena a chi la vive e a chi la visita.»