La Regione Basilicata fa il punto sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con la presentazione ai sindacati, avvenuta oggi, della relazione relativa al secondo semestre 2024. L’assessore regionale alla Salute e al PNRR, Cosimo Latronico, ha illustrato i progressi significativi raggiunti, sottolineando l’impegno della Regione nel trasformare la Basilicata attraverso le opportunità offerte dal Piano.
“Siamo a metà del percorso del PNRR – ha detto Latronico – e la Basilicata si conferma una regione dinamica e proattiva nell’utilizzo di queste risorse fondamentali. La relazione che presentiamo oggi, relativa al secondo semestre 2024, evidenzia un quadro positivo: abbiamo attratto risorse per oltre 1,3 miliardi di euro, attraverso l’avvio di quasi 2.000 progetti su tutto il territorio regionale. Questi numeri non sono solo cifre, ma rappresentano concretezza e un futuro migliore per le nostre comunità. La Basilicata sta cogliendo questa opportunità storica per modernizzare le proprie infrastrutture, migliorare i servizi ai cittadini e promuovere uno sviluppo equo e sostenibile”.
L’assessore ha approfondito i settori chiave che stanno beneficiando maggiormente degli investimenti, mettendo in luce l’approccio integrato della Regione: “Il PNRR sta plasmando una Basilicata più moderna e resiliente, e questo si riflette in ogni ambito della nostra azione. In particolare, la digitalizzazione (Missione 1) ha visto un impegno significativo, con fondi e progetti volti a rendere i servizi pubblici più accessibili e smart per i cittadini, facilitando l’interazione con la pubblica amministrazione e riducendo i tempi burocratici. Parallelamente, la transizione ecologica (Missione 2) è al centro della nostra strategia, con investimenti cruciali per la sostenibilità ambientale, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la gestione dei rifiuti e la creazione di infrastrutture verdi che migliorino la qualità della vita nei nostri centri urbani e rurali. Non meno importanti sono gli interventi nel campo dell’istruzione (Missione 4), dove stiamo investendo sul futuro dei nostri giovani, potenziando le infrastrutture scolastiche, l’offerta formativa e le competenze digitali. E naturalmente, la salute (Missione 6) rappresenta una priorità assoluta: stiamo lavorando per rafforzare la medicina del territorio, con la creazione di Case di Comunità e Ospedali di Comunità, investendo in attrezzature all’avanguardia e in telemedicina per garantire cure più prossime e accessibili a tutti i lucani, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza complessiva del sistema sanitario. Infine, l’inclusione sociale (Missione 5) continua ad essere un pilastro fondamentale per garantire opportunità a tutti e ridurre le disuguaglianze, con progetti dedicati al supporto delle fasce più fragili della popolazione e all’integrazione”.
Latronico ha voluto evidenziare anche l’impatto sul tessuto locale e la meticolosa gestione dei fondi: “Abbiamo 73 progetti, per quasi 20 milioni di euro, già attivi nei comuni dell’Area Interna Montagna Materana, e 77 progetti, per 24,5 milioni di euro, dedicati alla transizione ecologica. Questi sono solo alcuni esempi di come le risorse del PNRR stiano raggiungendo capillarmente il nostro territorio, supportando le amministrazioni locali e generando opportunità di sviluppo economico e sociale. Il PNRR è un’occasione unica per la Basilicata, un volano per la crescita e per la risoluzione di criticità storiche. Il nostro impegno è massimo per garantire che ogni euro sia speso con efficacia, trasparenza e nei tempi stabiliti, massimizzando i benefici per i lucani e costruendo una regione più forte, innovativa e inclusiva, capace di affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione”.
L’assessore ha concluso ribadendo l’importanza della collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e l’attenzione al monitoraggio: “Il successo di questo Piano è frutto di un lavoro di squadra instancabile che vede coinvolti la Regione, gli enti locali, le aziende, le associazioni e i cittadini. Continueremo a monitorare attentamente l’attuazione dei progetti, a rendicontare con precisione e a lavorare per cogliere ogni ulteriore opportunità che il PNRR potrà offrire per il bene della Basilicata. L’obiettivo è lasciare alle future generazioni una regione più prospera, efficiente e sostenibile”.
Stato di attuazione Pnrr in Basilicata, relazione 2° semestre 2024, intervento Cgil, Cisl, Uil dopo incontro in Regione
L’informativa che abbiamo ricevuto finalmente oggi dall’Assessore Latronico sullo stato di avanzamento del Pnrr in Basilicata, dopo le continue e pressanti richieste di Cgil, Cisl, Uil, è stata ancora parziale e per questo necessita di ulteriori incontri che ci consentano di avere un quadro esauriente. Lo sostengono in una nota le segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil per le quali bisogna innanzitutto dare seguito al metodo del confronto per entrare contestualmente nel merito delle questioni e degli ostacoli tuttora presenti. L’atteggiamento della Regione come di altre e dello stesso Governo è di puntare alla estensione oltre il 2026 e alla rimodulazione del Piano. Il sindacato è interessato a capire prima di tutto come si intende procedere e non è disponibile a tollerare manovre tese – specie attraverso tagli e rinvii – a dirottare i finanziamenti per altri scopi e tanto meno a dilazioni nei tempi senza un cronoprogramma preciso degli adempimenti da compiere. Tra le priorità per Cgil, Cisl, Uil c’è quella di rafforzare la capacità amministrativa attraverso un piano straordinario di assunzioni, misure di stabilizzazione del personale qualificato e il miglioramento delle competenze gestionali. In dotazione della Basilicata vi sono circa 2,2 miliardi, di cui poco più del 50% “a regia locale” e sinora sono soprattutto le opere pubbliche che procedono al rallentatore. Per il sindacato è indispensabile un tavolo dedicato alle infrastrutture insieme ai grandi player nazionali Anas ed RFI e istituzionalizzare il confronto e la concertazione anche attraverso tavoli di lavoro tematici per settore per non correre il rischio di perdere risorse specie per opere ferroviarie e viarie fondamentali.