“I dati sulla povertà in Basilicata diffusi dalla Caritas di Matera-Irsina sono drammatici: quasi 900 famiglie e oltre 3.500 persone costrette a chiedere aiuto nel 2024, sempre più donne e sempre più italiani tra i ‘nuovi poveri’, spesso nonostante un lavoro. A fronte di questa vera e propria emergenza sociale, colpisce ancora di più l’assenza di una direzione politica chiara da parte della Giunta Bardi: del Piano Strategico Regionale non si sa più nulla, mentre il presidente continua a fare avanti e indietro da Roma senza spiegare di cosa si occupi per la nostra Regione”.
Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Roberto Cifarelli, che chiede conto al presidente Bardi del ritardo sulle politiche di sviluppo e della mancanza di una visione complessiva per il futuro della Basilicata.
“Il Piano Strategico doveva essere il documento di indirizzo fondamentale per programmare il rilancio della nostra economia e contrastare la disoccupazione e la precarietà che alimentano la povertà. E invece tutto tace. Nessun confronto con le parti sociali, nessun aggiornamento in Consiglio, nessun segnale di strategia. Intanto i lucani continuano a guadagnare meno di tutti gli altri italiani, con salari medi più bassi di oltre il 14%, e a pagare il prezzo di politiche sbagliate e di un welfare regionale inadeguato”.
“La Basilicata – prosegue Cifarelli – sta vivendo una vera e propria emergenza sociale, con una povertà che diventa cronica e colpisce anche chi ha un impiego, ma non basta a garantire una vita dignitosa. I giovani se ne vanno, le famiglie arrancano, e la Regione resta ferma mentre il presidente sembra occuparsi di tutto fuorché dei problemi veri dei lucani. Non basta qualche intervento tampone per salvare la faccia: servono scelte coraggiose su lavoro, welfare, sviluppo. Serve una strategia chiara e immediata”.
“Chiedo ufficialmente a Bardi e alla sua Giunta – conclude Cifarelli – di venire subito in Consiglio regionale per presentare lo stato del Piano Strategico e spiegare come intendono affrontare questa ‘bomba sociale’ (definizione del segretario regionale della CGIL) che sta esplodendo sotto i nostri occhi. I lucani meritano risposte e serietà, non slogan e viaggi a vuoto”.