Acquedotto Lucano ha scoperto solo nell’ultima settimana sei “prelievi di acqua non contrattualizzati” e di conseguenza sporto altrettante denunce per “furti d’acqua”, a carico di cittadini lucani, ha rilevato 38 irregolarità amministrative per difformità contrattuali e 62
forniture a beneficio di soggetti non titolari. Lo ha appreso l’Ansa da fonti interne alla società.
L’iniziativa rientra nell’azione che il gestore della risorsa idrica ha messo in campo per scoraggiare e prevenire tentativi di furti di acqua potabile, che ultimamente sono stati denunciati a Potenza, ma anche numerosi casi di morosità nel pagamento delle bollette, nell’intero territorio Potentino.
Tra gli altri, 18 utenti negli ultimi giorni, taluni in forma anonima, hanno segnalato ad Acquedotto Lucano utilizzi difformi
dell’acqua, sprechi della risorsa, e palesi violazioni all’ordinanza comunale che impone un “corretto uso” in un periodo particolarmente attenzionato per la crisi idrica.
Nella sua attività ispettiva e di verifica, Acquedotto Lucano si è messo a disposizione delle forze dell’ordine, attraverso
sopralluoghi congiunti, per la verifica di segnalazioni e denunce sporte.
“Siffatti comportamenti – hanno riferito dall’ente – oltre a determinare un danno economico nei confronti del gestore, recano
un danno alla collettività sull’efficienza nella gestione di un bene pubblico. A essere danneggiati dalle condotte illecite, non
è soltanto Acquedotto Lucano, che svolge la propria attività grazie al corrispettivo per il servizio reso ai cittadini, ma
anche tutte le famiglie che invece pagano regolarmente le fatture”.
Lug 17