Riportiamo di seguito l’Ordine del giorno sulla cessazione delle guerre e per la Pace approvato dal CSV Basilicata. Di seguito la nota inviata dal presidente di CSV Basilicata, Giannino Romaniello.
L’assemblea generale del Csv Basilicata esprime contrarietà e profonda preoccupazione per l’allargamento del conflitto in Cisgiordania, Libano, Iran e in altre aree del Medio Oriente ed auspica che la tregua in atto fra Israele ed America da una parte e Iran si trasformi in cessazione definitiva del conflitto e pace duratura. Condanna il genocidio in corso a Gaza e invita il Governo italiano ad assumere decisioni più incisive unitamente all’Europa per far cessare il massacro di civili a Gaza e contestualmente garantire l’accesso degli aiuti alla popolazione stremata.
Chiediamo quindi che l’Italia e l’UE riconoscano lo stato di Palestina, si impegnino nella promozione di una soluzione per due popoli due stati oltre che intensificare le iniziative per un percorso di de-escalation che salvaguardi le vite umane e metta al centro il diritto internazionale.
L’assemblea ribadisce, inoltre, la necessità di rispettare le disposizioni contenute nel parere della Corte Internazionale di Giustizia che ha stabilito che Israele deve adottare “tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere un genocidio” oltre che rispettare i contenuti della Risoluzione ONU: cessare il fuoco permanente, porre fine nei prossimi 12 mesi agli insediamenti illegali nei territori occupati, la richiesta agli stati membri di astenersi dall’intraprendere rapporti economici o commerciali con Israele all’interno dei territori occupati, così come la fornitura o il trasferimento di armi.
I presenti esprimono solidarietà nei confronti delle mobilitazioni di massa avvenute nei giorni scorsi in Israele e vietate dal governo nazionalista di Netanyahu ed esprimono ferma condanna per i ripetuti attacchi dello stesso nei confronti dell’ONU, nonché la decisione di definire persona non grata il segretario generale.
L’assemblea generale chiede anche l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati diretti fra Ucraina e Russia chiedendo a quest’ultima di cessare i bombardamenti. Si auspica inoltre il rispetto delle Convenzioni e degli accordi internazionali, del diritto internazionale ed umanitario e si condanna ogni forma di violenza e di ritorsione nei confronti delle popolazioni civili, in tutti i territori di guerra ed il rilascio immediato degli ostaggi israeliani e dei prigionieri di guerra.
Riteniamo inaccettabile la logica dell’economia di guerra, figlia delle politiche di austerità. Siamo contro gli investimenti in armi e quindi all’aumento delle spese militari impegnando il 5% del Pil a scapito della spesa sociale e degli investimenti per favorire uno sviluppo di qualità e ambientalmente sostenibile creando nuova occupazione.
L’assemblea esprime grande apprezzamento per le iniziative messe in campo dalle associazioni umanitarie e di volontariato per gli aiuti inviati alle popolazioni interessate ai conflitti e condanna allo stesso tempo i sostenitori delle guerre come le multinazionali delle armi. La pace è inoltre precondizione essenziale per poter affrontare con efficacia la crisi climatica e ambientale.
L’assemblea sostiene con convinzione quanto sta facendo Papa Leone XIV per affermare la pace e costruire un mondo più giusto di fratellanza e rispetto della vita umana nonché meno interessato e vincolato a logiche di profitto piuttosto che a più uguaglianza.
La difesa europea deve fondarsi sui valori di libertà. La UE deve coltivare i propri valori fondanti, ovvero solidarietà, cooperazione, diritti, democrazia e una politica estera coesa improntata al dialogo tra le parti, al negoziato per costruire pace e sicurezza comune.
L’assemblea generale condivide le iniziative svolte anche in Basilicata per la pace promosse da circa duecento associazioni cattoliche, sindacali e civili e s’impegna affinché tutte le associazioni di volontariato aderenti al Csv partecipino attivamente alle future iniziative per “Fermare le guerre”.
L’assemblea da mandato al presidente di divulgare il presente ordine del giorno a tutti gli enti del terzo settore sia regionali che nazionali, nonché trasmettere a tutti gli organi d’informazione.