Chiusura filiali Intesa San Paolo, Bolognetti: Radicali Lucani aderisce al sit-in convocato dalla Uil. Di seguito la nota integrale inviata da Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e già membro del Comitato Nazionale dei “Club Pannella”.
Verrebbe da chiedersi in che direzione stia viaggiando il mondo del lavoro e se, per caso, qualcuno non stia costruendo una realtà inquietante e disumanizzante, fatta di Intelligenze più o meno artificiali e di un capitalismo prevalentemente finanziario, speculativo e della sorveglianza. Sì, verrebbe proprio da chiederselo. A questi temi ho a più riprese provato a dare una risposta e continuo a pensare che, al pari del diritto umano alla conoscenza, essi debbano diventare centrali nel dibattito politico.
Non volendo dilungarmi oltre, mi limito a preannunciare che sarò personalmente presente al Sit-in che la UIL regionale e zonale ha organizzato fuori alla sede della filiale Intesa San Paolo di Latronico per la giornata di mercoledì 14 maggio (ore 9.30). Presente al fianco dei compagni della UIL, del mio Sindaco, Fausto De Maria e per difendere i diritti di cittadini e imprese a non perdere servizi essenziali.
Verrebbe da chiedere ai padroni del vapore del sistema bancario, ai vertici di un colosso qual è Intesa San Paolo, perché stanno chiudendo centinaia di filiali. In nome di cosa? Perché state massacrando le aree interne di una regione che ha bisogno dei servizi che ci state sottraendo e che state sottraendo ai vostri stessi correntisti? Va bene perseguire il profitto, ma non va assolutamente bene trasformare il legittimo perseguimento di un profitto in mera avidità e massacro di diritti sociali.
Di recente mi sono impegnato a non intraprendere ulteriori azioni nonviolente. Non vorrei esser messo nella condizione di rivedere la mia decisione. E sia chiaro per l’ennesima volta: il mio non è un ricatto, perché non c’è ricatto nella difesa di un diritto.
Cos’altro aggiungere? Mi viene in mente in questo momento il discorso di insediamento pronunciato da F.D. Roosevelt nel 1933: “Davanti al tribunale dell’opinione pubblica, condannati dal cuore e dalla mente degli uomini, stanno i sistemi di speculatori poco scrupolosi […] In questo giorno di consacrazione alla nazione domandiamo umilmente la benedizione di Dio. Che Egli protegga ciascuno e tutti noi. Che Egli mi guidi nei giorni venturi”.