I dati odierni ISTAT mostrano un ulteriore incremento dei prezzi del 2,8% sui beni alimentari e a più alta frequenza d’acquisto e confermano un quadro desolante.
“Non stiamo parlando di beni voluttuari o di lusso. Stiamo parlando del pane, della pasta, della frutta, della verdura, dei detersivi: tutto ciò che è indispensabile per vivere dignitosamente. Le persone, ogni giorno, si trovano di fronte a scaffali con prezzi che aumentano in modo inaccettabile, svuotando portafogli già provati dall’inflazione.”
Questa escalation dei costi sui beni essenziali ha un impatto diretto e devastante sul potere d’acquisto delle persone che vedono il loro reddito reale eroso giorno dopo giorno.
“È un circolo vizioso che sta spingendo sempre più persone verso l’indebitamento e la povertà. Non è tollerabile che fare la spesa per soddisfare i bisogni primari diventi un lusso insostenibile.”
L’ADOC ribadisce con forza la necessità di interventi urgenti non più rinviabili: non si può continuare a narrare un Paese in cui va bene tutto.
La prossima settimana, l’attesa riunione della Commissione di Allerta Rapida dovrà produrre azioni concrete e immediate per contenere questi rincari insostenibili e proteggere le persone dall’aggressione dei prezzi sui beni di prima necessità. Non c’è più tempo da perdere: è fondamentale garantire a tutti il diritto a una spesa quotidiana accessibile e dignitosa.
Per chi non vuole ascoltarci ricordi bene:
“Le persone non vivono di statistiche o di false promesse, le persone hanno bisogno di risolvere i problemi del vivere quotidiano” e come monito chi governa comprenda che “Il sazio non crede al digiuno. ”