“Sono trascorsi quattro mesi dall’impegno dell’Assessore regionale alla Salute Attilio Martorano che nel prendere atto della posizione espressa dal Tavolo tecnico sulla questione dei ticket per la specialistica ambulatoriale (la Regione Basilicata deve introdurre, in luogo dell’Isee, l’indicatore di reddito Irpef) ma non c’è traccia di un provvedimento di esenzione del ticket per le famiglie con maggiori disagi economici. Anzi, il segretario del Pd Bersani ha “scavalcato” Martorano con la proposta elettorale di abolizione per tutti dei ticket sulla specialistica. Credo che i pensionati lucani, le categorie sociali più deboli si accontenterebbero di pagare meno e di non dover attendere anche mesi prima di visite specialistiche. Se è questo il modello virtuoso di sanità che gli amministratori regionali vorrebbero “esportare” in tutte le altre Regioni c’è poco da stare tranquilli. Quanto alla “boutade demagogico-elettorale” di Bersani, dovrebbero spiegarci come si fa a ripianare i buchi del servizio sanitario nazionale (solo in Basilicata circa 40 milioni di euro l’anno) e in particolare della farmaceutica. Per fortuna c’è il decreto legislativo sull’incompatibilità e incoferibilità di cariche pubbliche all’esame del Governo Monti . Anche nella sanità, alla guida di Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, non ci saranno più corsie privilegiate nelle nomine e saranno esclusi ”coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della regione che conferisce l’incarico”, o che ”nell’anno precedente siano stati componenti della giunta o del consiglio di una provincia o di un comune”, o che ”siano stati presidente o amministratore delegato di un ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di uno degli enti locali”. Sarà questo l’apripista per una nuova legge sul conflitto di interessi, che noi abbiamo inserito nel proprio programma elettorale. Una cosa è certa: approvazione o no del decreto legislativo, la prossima legislatura parlamentare segnerà lo stop alla gara dei soliti noti agli incarichi pubblici del Paese e in regione e per la sanità ci si libererà di politici-burocrati incapaci”.
