Giovedì 9 ottobre 2025 dalle ore 9 nel Centro Sociale “A. Montano” di Villa d’Agri è in programma un incontro con la cittadinanza e i ragazzi delle classi IV e V medie superiori dell’Istituto omnicomprensivo Marsicovetere sul tema della donazione e trapianto di organi dal titolo: “Non aver paura: trapianto una parola che vale una vita”. L’evento è organizzato grazie alla collaborazione della Coordinatrice dei Centri Dialisi di Villa d’Agri e Muro Lucano, Giulia Celano.
L’iniziativa è patrocinata dalle aziende sanitarie di Matera e Potenza e dal Comune di Marsicovetere con la partecipazione di Giovanni Santarsia, Direttore UOC Nefrologia, Dialisi e Centro Regionale Trapianti ospedale di Matera, Angelo Saracino, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi “San Carlo” Potenza, Dott. Francesco Zuccaro, Coordinatore Locale UOC Anestesia e Rianimazione ospedale di Matera e due atleti della Nazionale Italiana Trapiantati Aned, Angelo Panio trapiantato di rene da 33 anni e due volte campione del mondo nella disciplina dei 5.000 metri, e Francesco Fiore, trapiantato cuore-rene, secondo classificato nei giochi mondiali in Australia nel tennis. Non saranno presenti la Dott.ssa Maria Grazia Schievenin, Coordinatrice Centro Regionale Trapianti d’Organo e Tessuti della Regione Basilicata e Rita Pasquariello, Coordinatrice Locale – Anestesia e Rianimazione “San Carlo” Potenza per compiti istituzionali.
L’iniziativa rappresenta un momento importante per coinvolgere e sensibilizzare Istituzioni, popolazione e studenti su un tema che in Italia suscita ancora molte resistenze, per risvegliare nelle coscienze delle persone i valori che formano il patrimonio più solido della nostra cultura, come la condivisione, l’attenzione al prossimo, la donazione, la solidarietà verso chi è nel bisogno.
Pensiamo alle paure, alle angosce, alle rinunce, alle aspettative, di uomini, donne e bambini che vivono in dialisi, che devono recarsi in ospedale tre volte la settimana, un giorno sì un giorno no, legarsi ad una macchina per 3-4 ore semplicemente per sopravvivere o a coloro che non hanno un’ancora di salvezza e pagano il prezzo di una stressante autodisciplina delle loro abitudini igienico-alimentari, di un’esistenza mutilata, di un’attesa spesso vana del trapianto.
Pensiamo come talvolta la possibilità di mantenere in vita un malato destinato a morire o di guarire un malato grave, altrimenti inguaribile, dipenda da un trapianto.
E come invece un trapianto possa cambiare la vita, ridare la speranza di vera libertà e salute, restituire una vita pressoché normale, aggiungere gioie, soddisfazioni, fiducia, vigore fisico. E che la vita con il trapianto rinasca e rifiorisca sono immediate dimostrazioni tutti gli atleti, organizzati dall’ANED in vere squadre di varie discipline, che partecipano ai giochi nazionali e internazionali.
Persone che parlano al cuore della gente con immediatezza e dimostrano, al di là delle statistiche e discorsi scientifici, la validità del trapianto e la qualità della vita vissuta attraverso il mistero di rivivere con un organo di un altro essere che non è più. Le loro medaglie sono un dono prezioso, un messaggio di fiducia per tutti che attendono e sperano di riprendere a vivere, di progettare un futuro, di essere riconsegnati ad una pienezza di attività nell’affetto della famiglia e nella solidarietà della società.
Questi incontri hanno un significato profondo e dimostrano all’opinione pubblica che il trapianto è una terapia efficace, che restituisce ai pazienti che ne hanno bisogno una vita perfettamente normale, confermano la qualità dei trapianti e la bontà della successiva assistenza negli ospedali italiani, mostrano a chi ha deciso di donare gli organi che sta facendo una scelta giusta, contribuiscono a diffondere la cultura del trapianto, aiutano a comprendere che opporsi a un prelievo di organi significa negare la vita.
I malati chiedono prima di tutto un sincero sforzo di comprensione verso una realtà nuova che la scienza “buona” mette a disposizione della vita, e solidarietà verso coloro che vedono la vita fuggire nell’attesa di un intervento che è una straordinaria testimonianza di comunione di destini e di fraternità fra gli uomini.
In Italia lo scorso anno sono stati effettuati 4.692 trapianti d’organi. Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp), superando per la prima volta quota 30 e posizionando l’Italia tra i paesi leader in Europa. Al 31/12/2024 i pazienti in lista di attesa per un trapianto erano circa 8.000 di cui oltre 6.000 sono dializzati.
In totale, i trapianti di rene sono stati 2.393 (+149 rispetto al 2023), mentre quelli di cuore hanno raggiunto quota 418. Anche i trapianti di fegato hanno segnato un lieve aumento (+1,8%), mentre i trapianti di polmone hanno subito un leggero calo (174 contro 188 nel 2023).
In Basilicata nel 2024 l’opposizione alla donazione è scesa al 22,2% mentre nel 2023 si era attestata al 37,5%. Il tasso di donazione è praticamente identico a quello del 2023: 7,4 per milione di abitanti (pmp).

