Si è svolto questa mattina all’auditorium G. Moscati dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera il convegno “Il medico e l’autodeterminazione nelle cure e nel fine vita” promosso dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della città e dall’Accademia Appulo Lucana di Medicina Legale e delle Assicurazioni col patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA). Di seguito i particolari.
In Basilicata meno dell’1% del totale nazionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sul consenso o rifiuto relativi a specifici trattamenti sanitari secondo l’ultimo aggiornamento ministeriale
Suicidio medicamento assistito, trattamento sanitario obbligatorio e, più in generale, autodeterminazione delle cure sono state di recente al centro del dibattito politico, sanitario e giuridico al punto da aver determinato conflitti di competenze e anche l’intervento della Consulta. A distanza di otto anni dall’approvazione della legge n.219/2017, che per la prima volta in Italia ha ridefinito i requisiti del consenso, delineando, inoltre, istituti peculiari quali le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) e la pianificazione condivisa delle cure, si discuterà di questi temi nel convegno a Matera.
“A partire da questo scenario normativo, nell’ambito della dottrina giuridica e medico-legale che ne ne è conseguita – spiegano gli organizzatori -, inoltre, hanno cominciato a farsi strada, negli ultimi anni, nuove dimensioni dell’autodeterminazione e della sua tutela tali da richiedere l’intervento della Consulta”.
Il convegno, che vedrà anche la partecipazione del professore Francesco Introna, Ordinario di Medicina Legale all’Università di Bari e presidente della Società Italiana di Medicina Legale (SIMLA), muoverà proprio dall’esame della legge 219/2017 e consentirà un momento di confronto e approfondimento su tematiche complesse e di stringente ricaduta sulla professione sanitaria.
Nel complesso percorso che conduce a una maggiore consapevolezza delle possibilità di scelta delle modalità sul consenso o rifiuto in relazione a specifici trattamenti sanitari, il convegno di Matera costituisce un importante punto di incontro per sviluppare tematiche tecniche ed etiche che coinvolgono i medici e anche i cittadini. Ad oggi questo percorso è ancora in fase di costruzione: secondo i dati riportati nella relazione sull’applicazione della legge recante norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, presentata dal ministro Schillaci e aggiornata al 2022, le DAT registrate in Italia risultano circa 212mila, in Basilicata sono poco meno di duemila, pari a meno dell’1% del totale, la fascia di età più rappresentata è quella superiore ai 65 anni
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)





