Si è svolta nel pomeriggio di venerdì 1 agosto nella sala Mandela del Palazzo Municipale di Matera la riunione dei Sindaci del Distretto Sanitario dell’ASM, durante la quale si è discusso del nuovo Atto Aziendale, documento di programmazione strategica che mancava da oltre dieci anni. Presenti il sindaco Antonio Nicoletti, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asm Maurizio Friolo e Andrea Gigliobianco, l’assessore regionale alla Sanità di Basilicata Cosimo Latronico, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Angela Braia, il presidente della Provincia di Matera Francesco Mancini, il consigliere regionale Nicola Morea, presidente della quarta commissione in Consiglio Regionale, oltre a numerosi sindaci dei comuni del materano. Al termine del confronto, arricchito da osservazioni e proposte provenienti dai rappresentanti dei vari comuni, l’Atto è stato approvato all’unanimità, suscitando ampia soddisfazione tra i presenti.
Il nuovo documento sancisce un cambio di passo nella sanità materana, puntando su una riorganizzazione più moderna, efficace e orientata ai bisogni dei cittadini. Particolare attenzione è stata riservata ai servizi territoriali, al rafforzamento della rete assistenziale e alla valorizzazione delle strutture locali, in linea con i Decreti Ministeriali 70 e 77.
Il Direttore Generale dell’Asm Friolo ha voluto rimarcare l’importanza del voto unanime.
“L’unanimità dei Sindaci è un segnale forte di condivisione e fiducia – ha dichiarato il Direttore Generale Friolo –. Ringrazio tutti per il contributo fornito in questo percorso. Spero che questo gesto di coesione possa essere ricambiato con risposte concrete, nell’ottica di un reale rilancio della sanità materana, più vicina ai territori e alle persone”.
Durante l’incontro, molto partecipato e ricco di spunti, è stato evidenziato il metodo adottato nella redazione dell’Atto, che ha previsto un coinvolgimento attivo di medici, sindacati e amministratori locali, e l’accoglimento di diverse proposte migliorative emerse dal confronto.
Soddisfazione anche da parte del Sindaco Nicoletti, che ha fatto gli onori di casa.
“Oggi si compie un passaggio importante per il futuro della sanità del nostro territorio. L’approvazione unanime dell’Atto Aziendale segna una volontà condivisa di lavorare per una sanità più efficiente, equa e accessibile. Come Sindaco di Matera, non posso che unirmi alla soddisfazione generale, e in particolare per l’attenzione mostrata nei confronti del presidio sanitario di Matera, e auspico che questo documento si traduca presto in azioni concrete e visibili per tutti i cittadini”.
La riunione si è conclusa con l’impegno delle istituzioni a monitorare l’attuazione dell’Atto Aziendale, affinché le scelte programmatiche si traducano in risultati tangibili per la salute pubblica locale.
“Questo atto aziendale – ha concluso l’assessore regionale Latronico – è il frutto di un lavoro responsabile e condiviso. Stiamo lavorando per costruire una sanità più vicina alle persone e alle comunità. In tal senso, la Regione sostiene costantemente l’Asm nell’attuazione di quanto previsto, affinché si possa percepire un cambiamento di passo anche nelle cure e nell’assistenza dei cittadini”.
Approvato all’unanimità dai Sindaci della provincia di Matera l’Atto Aziendale dell’ASM
La conferenza dei sindaci della provincia di Matera ha approvato ieri, all’unanimità, l’atto Aziendale proposto dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera. La Conferenza dei sindaci convocata e presieduta dal Sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, si è riunita nel pomeriggio di ieri per discutere ed approvare l’Atto Aziendale proposto dalla Direzione Strategica dell’ASM. Ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Sanità di Basilicata, Cosimo Latronico e del consigliere regionale Nicola Morea, presidente della quarta commissione in Consiglio Regionale. Dopo aver delineato e discusso i temi relativi all’atto aziendale che costituisce lo strumento giuridico mediante il quale l’Azienda Sanitaria determina la propria organizzazione ed il proprio funzionamento, nel rispetto dei principi e dei criteri emanati dalla Regione Basilicata, i Sindaci ne hanno condiviso i contenuti e hanno approvato all’unanimità il documento.
Un’intesa che rinnova la fiducia nei vertici dell’Azienda Sanitaria di Matera rafforzando i rapporti con gli Enti locali, la Regione, le rappresentanze dei cittadini.
“Ringrazio vivamente tutti i Sindaci della provincia di Matera – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo- per la fiducia accordatami e per la condivisione delle scelte fatte per migliorare e potenziare la Sanità materana. Avverto la responsabilità dell’unanimità dei consensi ottenuti da parte dei Sindaci nell’approvazione dell’Atto Aziendale. L’Atto rappresenta il primo passo per migliorare, insieme a loro, la sanità lucana attraverso la condivisione di un piano volto a superare tutte le criticità ancora da colmare. Il confronto continuo con i Sindaci è fondamentale per tradurre le linee di indirizzo regionali in azioni concrete per i territori, favorendo la collaborazione tra i diversi soggetti che operano nel sistema sanitario, come professionisti e utenti”.
“L’Atto Aziendale, che non veniva aggiornato da circa 10 anni – conclude Friolo- è un documento di importanza strategica perchè pone al centro i bisogni dei cittadini e il potenziamento dei servizi, unitamente a una nuova organizzazione e definizione dei dipartimenti e delle unità operative, in un percorso di condivisione e ascolto, che ha coinvolto i dipartimenti e i medici, le organizzazioni sindacali e gli amministratori locali”.
Soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo è stata espressa dal Direttore Sanitario dell’ASM, Andrea Gigliobianco che ha contribuito attivamente alla stesura del documento: “L’obiettivo – ha detto il DS- è quello di avere una sanità locale più attenta e accessibile, moderna ed efficiente che punta sul rafforzamento della funzione territoriale ospedaliera e su un nuovo assetto organizzativo che migliora ulteriormente l’offerta sanitaria di Matera e Policoro senza però trascurare gli altri presidi sul territorio”.

