Una Boccata d’Arte con intervento “Ruin” di Hanne Lippard – Chiesa Diruta – Grottole

Una Boccata d’Arte con intervento “Ruin” di Hanne Lippard – Chiesa Diruta – Grottole

Domenica 26 giugno 2022 alle ore 18.30 nella Chiesa Diruta in Via Garibaldi a Grottole è in programma l’inaugurazione dell’intervento ‘Ruin’ di Hanne Lippard per la terza edizione di “Una Boccata d’Arte”.

Di seguito i particolari.

Al via in tutta Italia dal 25 giugno al 18 settembre 2022 la terza edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea di Fondazione Elpis realizzato in collaborazione con Galleria Continua e la partecipazione di Threes Productions, che promuove installazioni, mostre e performance di 20 artisti in 20 borghi, uno per ogni regione, valorizzando l’incontro tra arte e patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Novità di quest’anno è la presenza speciale di Nico Vascellari, ventunesimo artista, con un progetto inedito pensato per mettere in connessione tutti i borghi.

Per la Basilicata, il borgo di Grottole presenta il progetto Ruin dell’artista Hanne Lippard (1984, Milton Keynes, Gran Bretagna), un intervento site-specific ispirato alla storia e all’identità del luogo, nato dopo un periodo di residenza ed esplorazione del territorio.

Ruin è un’installazione sonora site-specific in dialogo con la Chiesa Diruta, monumento-rovina caratterizzato da una cupola ellittica che unisce il cielo alla terra.

Spiega Hanne Lippard: “Un cerchio di terra compatta sotto i nostri piedi rispecchia esattamente la forma del foro nel soffitto della chiesa in rovine. Il cerchio chiuso e scuro sul piano orizzontale si presenta come un trompe-l’hole rispetto all’apertura del foro celeste. Il suo aspetto allude a qualcosa che viene sepolto e nascosto, mentre il foro nel cielo invita il visitatore a un’ascesa, anche se resta solo visibile. Nell’area absidale della chiesa al di sotto del foro, si sente un “singhiozzio” provenire dall’interno di un vaso in terracotta, un suono che appartiene al corpo umano, criptico ma familiare che si rivolge verso l’ampia volta celeste. Ruin installato al centro della chiesa intorno al cerchio di terra, è un sermone laico che parla dell’edificio in essere, mettendo in relazione il cielo sopra di noi e la terra su cui ci troviamo”.

Inoltre, anche Grottole farà parte del progetto speciale dell’artista Nico Vascellari che darà vita a un grande gioco collettivo a cui ciascun borgo partecipa tramite un tabellone, sotto forma di poster, affisso

in un luogo centrale. Al termine di Una Boccata d’Arte si terrà l’estrazione: il premio è una scultura dell’artista che verrà donata al borgo vincitore dove troverà una collocazione permanente. Attraverso un’esperienza ludica che coinvolge l’intera comunità, l’intervento di Nico Vascellari intende così generare una riflessione sulla sostenibilità dei progetti artistici in Italia.

Progetto corale e originale, nato nel 2020 in piena pandemia, Una Boccata d’Arte si configura come uno speciale itinerario culturale che invita il pubblico a scoprire ogni anno 20 nuovi borghi italiani, ricchi di tradizioni secolari e bellezze paesaggistiche. Grazie alla loro dimensione raccolta, i borghi diventano il luogo privilegiato per dar vita a un incontro autentico e ravvicinato con l’arte contemporanea, reso unico dal sorprendente dialogo che si genera fra territorio, opere d’arte, abitanti e visitatori. Le installazioni realizzate contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai principali flussi turistici e dai circuiti dell’arte, e invitano a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e angoli di bellezza in tutta Italia.

“Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso, di respiro nazionale e di partecipazione collettiva alla bellezza e alla cultura che, dalla sua nascita in piena pandemia, ha saputo progressivamente consolidare la propria vocazione iniziale di incoraggiamento alle comunità locali e al mondo dell’arte, fino a riunire oggi una vera e propria rete di artisti, curatori, associazioni e realtà locali che si ingrandisce anno dopo anno” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Un dialogo che dall’Italia apre sempre più lo sguardo anche all’attuale situazione internazionale, con il coinvolgimento di numerosi artisti stranieri per questa terza edizione in avvio”.

Racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua: “Fin dalla prima edizione abbiamo prestato grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone”.

Selezionati per il loro talento e la loro ricerca tra voci emergenti e nomi più affermati, venti artisti di differenti età, culture e provenienze geografiche sono stati invitati a progettare 20 interventi site-specific ispirati alla storia e all’identità dei borghi. Dopo un breve periodo di residenza, affiancati in ogni fase progettuale da un coordinatore locale, hanno dato vita a venti progetti che abbracciano le diverse forme d’arte, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia, al video, al suono e alla performance, frutto del dialogo e dell’incontro con la comunità, le maestranze e gli artigiani locali.

Una Boccata d’Arte si riconferma un’esperienza espositiva unica che porta il pubblico a intraprendere un viaggio straordinario alla scoperta dell’arte contemporanea e del patrimonio più autentico del nostro Paese, un vero e proprio museo a cielo aperto che anno dopo anno offre una inedita esperienza culturale rivolta a tutti, non solo agli addetti ai lavori ma soprattutto a turisti, curiosi e appassionati.

Basilicata, Grottole (MT) Hanne Lippard

Ruin

26.06 – 18.09.22

Chiesa Diruta, Via Giuseppe Garibaldi, Grottole

Testo a cura di Roberta Mansueto

A partire dalle molteplici cavità ancora presenti nel paesaggio di Grottole (MT), da cui deriva il suo toponimo cryptulae (dal latino “grotticelle”), spazi anticamente adibiti alla lavorazione dell’argilla e alla produzione del vino, l’artista Hanne Lippard riflette su queste aperture nel paesaggio sviluppando un discorso sulla dualità delle parole “whole/hole” intese come “vuoto e pieno” e che per associazione riportano agli orifizi umani e a ciò che può verificarsi, per stessa dualità, nella natura e nella società.

Per Una Boccata d’Arte Hanne Lippard presenta Ruin, un’installazione sonora site-specific che entra in dialogo con la chiesa edificata sui resti della Chiesa dei SS. Luca e Giuliano, comunemente conosciuta come Chiesa Diruta, all’interno del borgo antico di Grottole.

Alta 39 metri e larga 20, era la chiesa parrocchiale del borgo costruita a partire dai primi anni del 1500 sui resti di due piccole chiesette. Rimasta sempre incompiuta e colpita da una serie di terremoti che hanno interessato il territorio, oggi è un monumento-rovina che conserva la memoria del tempo.

Particolare elemento architettonico della costruzione è la cupola ellittica, che appare sospesa a cielo aperto: questo elemento diviene così vettore attrattivo, una sorta di “buco nel cielo” per la visione celeste, e geometria che ritorna nell’uso di concetti quali cerchi, spirali e sfere già presenti nella produzione artistica di Lippard.

Per la serata inaugurale Hanne Lippard realizzerà la performance SYZYGY (2015), riattivata nella lettura in occasione della terza edizione di Una Boccata d’Arte.

 

Opere esposte:

Ruin, 2022, installazione, terra compatta, sistema audio a due canali, sonoro, 4’. Courtesy : l’artista e

LambdaLambdaLambda, Pristina/Brussels. Chiesa Diruta, Grottole (MT).

Hiccup, 2021, vaso in terracotta, sistema audio, sonoro, 6’ 13”. Courtesy : l’artista e LambdaLambdaLambda, Pristina/Brussels. Chiesa Diruta, Grottole (MT).

Ringraziamenti

La famiglia Loparco per gentile concessione del vaso, Angelo De Vito – Sindaco, Mariapina Cosentino – Vicesindaco, tutta l’amministrazione comunale di Grottole, i vari responsabili degli uffici, l’Associazione Made in Grottole e Saverio Iosca.

Hanne Lippard (1984, Milton Keynes, Gran Bretagna)

Hanne Lippard esplora le forme sociali che governano il discorso. La sua pratica artistica, che principalmente prende forma di reading e installazioni sonore, indaga la voce come strumento di emancipazione e alienazione in tempi di iper-connettività. Mescolando pensieri personali e appropriandosi di testi provenienti dalla pubblicità, slogan e articoli di giornale, il testo diventa un mix di privato e pubblico che riacquista inventiva e autorialità attraverso l’uso della voce, diventando un corpo proprio. La sua recente ricerca artistica si è concentrata sull’uso del corpo femminile come contenitore di suoni, sull’automatizzazione conscia e inconscia della parola e del linguaggio.

Recenti esibizioni e performance includono Le language est une peau, FRAC Lorraine, Metz (2021); Contact, Mood, Share at MHKA, Antwerp, (2021); X, Frac des Pays de la Loire, Carquefou (2020); RIBOCA2, Riga (2020); ART 4 ALL, Hamburger Bahnhof (2020); Our present, Museum fur Gegenwartskunst, Siegen (2020); Parades for FIAC, Palais de la Découverte (2019); Art Night London (2019); Goethe in the Skyways, Minneapolis, (2019); n.b.k. Neuer Berliner Kunstverein, Berlino (2019); Nam June Paik Award 2018; Westfälischer Kunstverein, Münster (2018); Ulyd, Kunsthall Stavanger, Stavanger and FriArt, Friburgo (2018).

Il progetto di Hanne Lippard a Grottole è coordinato da Roberta Mansueto per Threes Productions.

Grottole (Matera), Basilicata

Grottole è un comune italiano di circa 2.000 abitanti della provincia di Matera. Il toponimo potrebbe derivare dal greco kruptai (luoghi nascosti), e dal latino cryptulae ossia grotticelle, locali adibiti alla lavorazione dell’argilla, arte per la quale Grottole è rimasta famosa nei secoli.

ha origini remote tanto da essere uno dei centri più antichi della regione. I ritrovamenti di insediamenti

preistorici, greci e romani ne sono testimonianza. Posto sulla cima della collinetta della Motta, leggermente distaccata dal paese, il castello di Grottole si narra che sia stato costruito per volere del principe longobardo Sichinolfo di Salerno nel 851. Numerose sono le chiese disseminate nel centro abitato: la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, con annesso ex convento dei frati domenicani, ha al suo interno diversi elementi di pregio, tra cui altari lignei, la cantoria e il coro risalenti al Settecento, diverse tele e statue. La chiesa di San Rocco, detta anche chiesa di Santa Maria La Grotta, è dedicata al culto del santo patrono di Grottole.

All’interno è conservato il prezioso polittico dell’artista Pietro Antonio Ferro, risalente al XVII secolo e

raffigurante le Sette opere di misericordia corporale. Sempre nel centro storico si trovano i resti della Chiesa dei SS. Luca e Giuliano, detta Chiesa Diruta. Alta 39 metri e larga 20, era la chiesa parrocchiale di Grottole costruita a partire dai primi anni del 1500 sui resti di due piccole chiesette. Rimasta sempre incompiuta e colpita da una serie di terremoti che hanno interessato il territorio, oltre che da vari incendi, ora è una rovina suggestiva e monumentale che si eleva sul borgo antico. Sull’altopiano di Altojanni, a circa 12 chilometri di distanza dal borgo, è possibile visitare il Santuario di Sant’Antonio Abate, risalente alla fine del Trecento, e i ruderi della Torre di Altoianni, una vera e propria città medievale che scomparve nel XV secolo. Degni di nota sono la Chiesa dei Frati Cappuccini e la Riserva Regionale San Giuliano.

Fondazione Elpis

Costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista d’arte contemporanea, ha tra le sue finalità la tutela, la valorizzazione e la promozione delle forme espressive delle arti e della creatività contemporanee. Attraverso la realizzazione di progetti – fra cui in particolare Una Boccata d’Arte – mostre, residenze e incontri, la sua azione si concentra in particolare sul sostegno di artisti giovani ed emergenti, provenienti da Paesi e culture differenti, il cui talento meriti opportunità di visibilità e supporto. La nuova sede espositiva, in via di ristrutturazione, aprirà al pubblico a Milano nell’autunno 2022. www.fondazioneelpis.it

 

Galleria Continua

Galleria d’arte contemporanea fondata nel 1990 da Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, ad oggi conta sette sedi in tutto il mondo: nel 1990 apre a San Gimignano, piccolo borgo toscano; nel 2004 a Pechino, nel distretto 798; nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina; nel 2015 a La Habana, Cuba; nel 2020 a Roma, all’interno del The St. Regis Rome, e a São Paulo, in Brasile, nel complesso sportivo di Pacaembu. Nel gennaio 2021 ha inaugurato un nuovo spazio espositivo a Parigi, nel quartiere Le Marais. Nel novembre 2021 ha aperto uno spazio espositivo temporaneo a Dubai all’interno del Burj Al Arab, Jumeirah. www.galleriacontinua.com

Threes Productions

Team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano, concentra la propria pratica su progetti che intersecano suono, arte e paesaggio. Per la terza edizione di Una Boccata d’Arte, Threes cura gli interventi di Riccardo Benassi in Friuli Venezia Giulia, Eva Marisaldi nelle Marche e Hanne Lippard in Basilicata. www.threesproductions.com

Informazioni

Una Boccata d’Arte – III edizione 20 artisti, 20 borghi, 20 regioni

Con un progetto speciale di Nico Vascellari, ventunesimo artista 25.06 – 18.09.2022

Inaugurazioni: 25 e 26 giugno 2022

Un progetto di Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua con la partecipazione di Threes Productions.

www.unaboccatadarte.it

Per informazioni: info@unaboccatadarte.it

 

Social IG: @unaboccatadarte | FB: Una Boccata d’Arte | #unaboccatadarte

Artisti della terza edizione

Simone Bacco (1995, Roma, Italia), Fabrizio Bellomo (1982, Bari, Italia), Riccardo Benassi (1982, Cremona, Italia), Lucia Cantò (1995, Pescara, Italia), Ludovica Carbotta (1982, Torino, Italia), Isaac Chong Wai (1990, Guangdong, Cina), Antonio Della Guardia (1990, Salerno, Italia), Victor Fotso Nyie (1990, Douala, Camerun), Serhiy Horobets (1985, Lviv, Ucraina), Alina Kleytman (1991, Kharkiv, Ucraina), Hanne Lippard (1984, Milton Keynes, Gran Bretagna), Luis López-Chávez (1988, Manzanillo, Cuba), Dessislava Madanska (1991, Smolyan, Bulgaria), Giulia Mangoni (1991, Isola del Liri, Frosinone, Italia), Eva Marisaldi (1966, Bologna, Italia ), Diana Policarpo (1986, Lisbona, Portogallo), Alice Ronchi (1989, Ponte dell’Olio, Piacenza,

Italia), Tommaso Spazzini Villa (1986, Milano, Italia), Natália Trejbalová (1989, Košice, Slovacchia), Nico

Vascellari (1978, Vittorio Veneto, Italia), Anna Zvyagintseva (1986, Dnipro, Ucraina).

Borghi della terza edizione

Albori (SA), Aggius (SS), Castiglione di Sicilia (CT), Castropignano (CB), Cigognola (PV), Fumone (FR), Grottole (MT), Malamocco (VE), Montegridolfo (RN), Montemarcello (SP), Morgex (AO), Neive (CN), Panicale (PG), Pesariis (UD), Rocca San Giovanni (CH), San Costanzo (PU), San Donato di Ninea (CS), San Lorenzo Dorsino (TN), Sorano (GR), Spinazzola (BT).

Basilicata, Grottole (MT) Hanne Lippard

Ruin

26.06 – 18.09.22

Chiesa Diruta, Via Giuseppe Garibaldi, Grottole Inaugurazione domenica 26 giugno – ore 18.30

“Un cerchio di terra compatta sotto i nostri piedi rispecchia esattamente la forma del foro nel soffitto della chiesa in rovine. Il cerchio chiuso e scuro sul piano orizzontale si presenta come un trompe-l’hole rispetto all’apertura del foro celeste. Il suo aspetto allude a qualcosa che viene sepolto e nascosto, mentre il foro nel cielo invita il visitatore ad un’ascesa, anche se resta solo visibile. Nell’area absidale della chiesa al di sotto del foro, si sente un “singhiozzio” provenire dall’interno di un vaso in terracotta, un suono che appartiene al corpo umano, criptico ma familiare che si rivolge verso l’ampia volta celeste. Ruin installato al centro della chiesa intorno al cerchio di terra, è un sermone laico che parla dell’edificio in essere, mettendo in relazione il cielo sopra di noi e la terra su

cui ci troviamo”.

Hanne Lippard

 

Testo a cura di Roberta Mansueto

A partire dalle molteplici cavità ancora presenti nel paesaggio di Grottole (MT), da cui deriva il suo toponimo cryptulae (dal latino “grotticelle”), spazi anticamente adibiti alla lavorazione dell’argilla e alla produzione del vino, l’artista Hanne Lippard riflette su queste aperture nel paesaggio sviluppando un discorso sulla dualità delle parole “whole/hole” intese come “vuoto e pieno” e che per associazione riportano agli orifizi umani e a ciò che può verificarsi, per stessa dualità, nella natura e nella società.

Per Una Boccata d’Arte Hanne Lippard presenta Ruin, un’installazione sonora site-specific che entra in dialogo con la chiesa edificata sui resti della Chiesa dei SS. Luca e Giuliano, comunemente conosciuta come Chiesa Diruta, all’interno del borgo antico di Grottole.

Alta 39 metri e larga 20, era la chiesa parrocchiale del borgo costruita a partire dai primi anni del 1500 sui resti di due piccole chiesette. Rimasta sempre incompiuta e colpita da una serie di terremoti che hanno interessato il territorio, oggi è un monumento-rovina che conserva la memoria del tempo.

Particolare elemento architettonico della costruzione è la cupola ellittica, che appare sospesa a cielo aperto: questo elemento diviene così vettore attrattivo, una sorta di “buco nel cielo” per la visione celeste, e geometria che ritorna nell’uso di concetti quali cerchi, spirali e sfere già presenti nella produzione artistica di Lippard.

Per la serata inaugurale Hanne Lippard realizzerà la performance SYZYGY (2015), riattivata nella lettura in occasione della terza edizione di Una Boccata d’Arte.

 

Opere esposte:

Ruin, 2022, installazione, terra compatta, sistema audio a due canali, sonoro, 4’. Courtesy : l’artista e

LambdaLambdaLambda, Pristina/Brussels. Chiesa Diruta, Grottole (MT).

Hiccup, 2021, vaso in terracotta, sistema audio, sonoro, 6’ 13”. Courtesy : l’artista e LambdaLambdaLambda, Pristina/Brussels. Chiesa Diruta, Grottole (MT).

Hanne Lippard (1984, Milton Keynes, Gran Bretagna)

Hanne Lippard esplora le forme sociali che governano il discorso. La sua pratica artistica, che principalmente prende forma di reading e installazioni sonore, indaga la voce come strumento di emancipazione e alienazione in tempi di iper-connettività. Mescolando pensieri personali e appropriandosi di testi provenienti dalla pubblicità, slogan e articoli di giornale, il testo diventa un mix di privato e pubblico che riacquista inventiva e autorialità attraverso l’uso della voce, diventando un corpo proprio. La sua recente ricerca artistica si è concentrata sull’uso del corpo femminile come contenitore di suoni, sull’automatizzazione conscia e inconscia della parola e del linguaggio.

Recenti esibizioni e performance includono Le language est une peau, FRAC Lorraine, Metz (2021); Contact, Mood, Share at MHKA, Antwerp, (2021); X, Frac des Pays de la Loire, Carquefou (2020); RIBOCA2, Riga (2020); ART 4 ALL, Hamburger Bahnhof (2020); Our present, Museum fur Gegenwartskunst, Siegen (2020); Parades for FIAC, Palais de la Découverte (2019); Art Night London (2019); Goethe in the Skyways, Minneapolis, (2019); n.b.k. Neuer Berliner Kunstverein, Berlino (2019); Nam June Paik Award 2018; Westfälischer Kunstverein, Münster (2018); Ulyd, Kunsthall Stavanger, Stavanger and FriArt, Friburgo (2018).

 

Il progetto di Hanne Lippard a Grottole è coordinato da Roberta Mansueto per Threes Productions.

Grottole (MT), Basilicata

Grottole è un comune italiano di circa 2.000 abitanti della provincia di Matera. Il toponimo potrebbe derivare dal greco kruptai (luoghi nascosti), e dal latino cryptulae ossia grotticelle, locali adibiti alla lavorazione dell’argilla, arte per la quale Grottole è rimasta famosa nei secoli.

Il comune è situato tra due fiumi, il Basento e il Bradano. Lungo il versante che si affaccia sulla valle del Bradano si estende un’area boschiva denominata bosco Le Coste. Grottole ha origini remote tanto da essere uno dei centri più antichi della regione. I ritrovamenti di insediamenti preistorici, greci e romani ne sono testimonianza. Posto sulla cima della collinetta della Motta, leggermente distaccata dal paese, il castello di Grottole si narra che sia stato costruito per volere del principe longobardo Sichinolfo di Salerno nel 851.

Numerose sono le chiese disseminate nel centro abitato: la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, con annesso ex convento dei frati domenicani, ha al suo interno diversi elementi di pregio, tra cui altari lignei, la cantoria e il coro risalenti al Settecento, diverse tele e statue. La chiesa di San Rocco, detta anche chiesa di Santa Maria La Grotta, è dedicata al culto del santo patrono di Grottole. All’interno, nella navata maggiore, è conservato il prezioso polittico dell’artista Pietro Antonio Ferro, risalente al XVII secolo e raffigurante le Sette opere di misericordia corporale. Sempre nel centro storico si trovano i resti della Chiesa dei SS. Luca e Giuliano, detta comunemente Chiesa Diruta. Alta 39 metri e larga 20, era la chiesa parrocchiale di Grottole costruita a partire dai primi anni del 1500 sui resti di due piccole chiesette. Rimasta sempre incompiuta e colpita da una serie di terremoti che hanno interessato il territorio, oltre che da vari incendi, ora è una rovina suggestiva e monumentale che si eleva sul borgo antico. Sull’altopiano di Altojanni, a circa 12 chilometri di distanza dal borgo, è possibile visitare il Santuario di Sant’Antonio Abate, risalente alla fine del Trecento, e i ruderi della Torre di Altoianni, una vera e propria città medievale che scomparve nel XV secolo. Degni di nota sono la Chiesa dei Frati Cappuccini e la Riserva Regionale San Giuliano.

Data

Giu 26 2022
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