
Musical “Il Sì alla Vita – Sui sentieri della Speranza” – PalaLanera Giannino Grieco – Matera
Mercoledì 22 ottobre 2025 alle ore 20 nel palasport Giannino Grieco nel quartiere Lanera a Matera è in programma la quarta edizione dello spettacolo “Il Sì alla Vita – Sui sentieri della speranza”.
Saranno presenti don Michele La Rocca, l’assessore alla Cultura Simona Orsi, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Fermi di Matera, Isabella Abbatino, il musicista Marco Carmentano e il cantante Enzo Labarbuta, che eseguirà il brano di apertura “Non abbiamo bisogno di parole” di Ron. L’orchestra della scuola media inferiore dell’Istituto Fermi e gli alunni dagli 8 ai 13 anni della stessa scuola eseguiranno il brano “Supereroi” di Mr. Rain, arrangiato dal pianista Marco Carmentano.
Il musica è concepito come un viaggio nella coscienza degli uomini e ogni canzone scelta per il musica fa riferimento ad un personaggio del Vangelo. Don Michele La Rocca ne ha svelati solo alcuni: Matteo, la samaritana, la donna adultera, i pastori di Betlemme.
La quarta edizione del musical “Il Sì alla vita” arriva dopo quelle del 2010, 2012 e 2016.
Organizzato dalla Commissione Cultura diocesana in collaborazione con l’associazione Anspi Kairos, Istituto Comprensivo Fermi, associazione Santissima Addolorata, Polifonica Totus Tuus, Vissi d’Arte e Asd Centro Dasnza
L’evento che celebra la bellezza dell’arte e la forza della speranza, coinvolge numerosi artisti materani che si esibiranno dal vivo, e saranno accompagnati dal Coro della Scuola di Musica Vissi d’Arte e dalla Polifonica Totus Tuus.
Le performance musicali saranno arricchite dalle coreografie delle allieve della scuola “Centro Danza” diretta da Mary D’Alessio, e dalla giovane orchestra composta da ragazzi e bambini dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”.
“Questo progetto non è solo uno spettacolo- spiega don Michele La Rocca- ma è una testimonianza concreta di come la collaborazione e le alleanze sociali possano piantare semi di speranza per le nuove generazioni. L’obiettivo è quello di mostrare come l’arte, nelle sue diverse sfumature, possa essere un mezzo per risvegliare in ognuno di noi il dono della fede, unire le persone e ispirare un futuro migliore, in un mondo che oggi più che mai ha bisogno di un forte segnale contro la discriminazione e l’isolamento”.
Michele Capolupo

