“Turismo senza guida: la Basilicata senza assessore e senza visione. Filcom Confsal lancia l’allarme sull’impatto dell’IA”. Di seguito la nota integrale.
La Basilicata vive una stagione cruciale in cui il turismo, settore da sempre fragile e al contempo essenziale per la tenuta economica e sociale del territorio, si trova ad affrontare un passaggio epocale: l’irrompere dell’Intelligenza Artificiale. La questione non può essere derubricata a sterile innovazione tecnica, poiché in gioco vi è la ridefinizione stessa dell’architettura occupazionale e contrattuale della regione.
La Filcom Confsal Basilicata, guidata dal Segretario Generale Donato Rosa, ha elaborato un’analisi che intreccia dati, proiezioni e scenari futuri, con l’intento di squarciare il velo di silenzio dietro cui politica e istituzioni continuano a trincerarsi.
1. La dimensione globale e il riflesso locale
Secondo le più autorevoli indagini internazionali (OECD, Eurostat, World Travel & Tourism Council), entro il 2030 oltre il 30% delle mansioni ripetitive nel turismo sarà potenzialmente automatizzabile. La ricerca di RateHawk (2025) ha già documentato che quasi la metà degli agenti di viaggio percepisce l’IA come minaccia concreta alla propria funzione.
A livello nazionale, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha evidenziato come, pur a fronte di una crescita occupazionale nel comparto (+2,1% nel 2024), emergano zone d’ombra: mancanza di personale qualificato, contratti intermittenti e precarietà diffusa. Nel Sud, e in Basilicata in particolare, la precarietà si amplifica a causa della fragilità strutturale delle imprese turistiche, spesso micro-realtà incapaci di reggere il costo della transizione digitale.
2. La Basilicata: il laboratorio della contraddizione
La Basilicata, terra di straordinaria vocazione culturale e naturalistica, si trova ad essere paradossalmente retrovia di innovazioni imposte dall’alto. Qui l’IA rischia di assumere i tratti di una “modernità punitiva”:
• nel settore dell’accoglienza e della ricettività, le funzioni di prenotazione e assistenza clienti sono le prime a essere aggredite da software predittivi e chatbot evoluti;
• nei trasporti e nel comparto dei servizi accessori, algoritmi di ottimizzazione stanno sostituendo pianificazione e personale operativo;
• nella promozione territoriale, piattaforme automatizzate riducono drasticamente lo spazio per operatori umani, trasformando la narrazione dei luoghi in prodotto seriale e indistinto.
A questo quadro si aggiunge un elemento simbolicamente devastante: la Basilicata è l’unica regione italiana a non aver ancora nominato un assessore al Turismo. Una condizione che non è solo una svista burocratica, ma una dichiarazione implicita del grado di attenzione che la politica regionale dedica a un settore vitale per l’economia e l’identità collettiva.
Secondo stime interne elaborate dalla Filcom Confsal Basilicata, se non vi sarà una regolamentazione attenta, nell’arco di cinque anni oltre il 18% delle attuali posizioni impiegatizie nel comparto turistico regionale potrebbe essere a rischio di sostituzione tecnologica.
3. L’allarme del sindacato: la voce di Donato Rosa
«Non è sufficiente piegarsi alla retorica dell’innovazione — osserva il segretario Donato Rosa —. L’Intelligenza Artificiale non è un idolo da venerare né un demone da temere, ma uno strumento da governare. E governare significa proteggere l’occupazione, rimodulare i contratti, garantire formazione adeguata. Senza questi presìdi, la Basilicata rischia di ritrovarsi con turisti in crescita e lavoratori in caduta libera».
Rosa sottolinea come la vera insidia non sia tanto la perdita secca di posti, quanto la trasformazione silenziosa del lavoro: professionalità dequalificate, salari compressi, contratti destrutturati. «La tecnologia — prosegue — deve liberare risorse umane, non svuotarle di dignità. Senza regole, l’IA diventa un moltiplicatore di precarietà».
4. Prospettive e richieste
La Filcom Confsal Basilicata propone:
1. Istituzione immediata di un Osservatorio Regionale sull’IA nel Turismo, con funzione di monitoraggio e allerta occupazionale.
2. Clausole di salvaguardia contrattuale, inserite nella contrattazione collettiva territoriale, per evitare dumping tecnologico.
3. Piani formativi obbligatori cofinanziati da Regione e imprese, per accompagnare la riconversione professionale.
4. Trasparenza algoritmica, affinché gli strumenti di IA utilizzati dalle aziende siano dichiarati e verificati anche sotto il profilo etico e sociale.
Il turismo lucano non può vivere di rendita sulle bellezze paesaggistiche e sull’eco di Matera Capitale Europea della Cultura. L’innovazione deve tradursi in crescita sostenibile e lavoro stabile, non in desertificazione sociale.
La Filcom Confsal Basilicata, con la sua analisi, richiama la politica a un atto di coraggio: passare dal silenzio alla responsabilità.
Come ammonisce Donato Rosa: «Senza un governo consapevole, la Basilicata rischia di avere intelligenze artificiali brillanti e lavoratori reali umiliati. E questo, per noi, è inaccettabile».

