La traiettoria che si apre per il futuro di Pignola è quella di una “cerniera di sviluppo”, capace di connettere il dinamismo di Potenza con la resilienza dei sistemi interni, diventando laboratorio di nuove politiche territoriali. E’ questa la proposta centrale che la Uil ha presentato nella tappa di On the Way 131 dedicata a Pignola con l’incontro con il sindaco Antonio De Luca, amministratori comunali e cittadini. “Il rischio, in assenza di strategie mirate- ha sottolineato il segretario regionale Vincenzo Tortorelli – è quello di una lenta trasformazione in periferia residenziale passiva, con progressivo depauperamento delle risorse locali. In questa polarità si gioca il destino di Pignola: o consolidare un modello integrato di servizi, ambiente e lavoro, o cedere alla logica di una marginalità silenziosa”.
Nell’incontro il sindaco De Luca ha condiviso le proposte della Uil sottolineando che “l’Area Urbana di Potenza, con il coinvolgimento dei Comuni dell’hinterland del capoluogo risponde all’idea di “cerniera di sviluppo”. Siamo impegnati a programmare insieme a Potenza, alla Regione e alla Provincia una strategia che per quanto ci riguarda punti sulla valorizzazione delle risorse naturalistiche, a partire dal comprensorio del Pantano per estendere gli interventi di tutela ambientale e sviluppo turistico al polmone verde di Rifreddo”. Il sindaco ha sostenuto che “sono stati persi troppi anni per far diventare quella che era l’Oasi Wwf in un attrattore di turismo ecologico a 360 gradi. Ma non siamo certo rassegnati e siamo impegnati a tutelare tutte quelle attività di ristoro, servizi per il tempo libero che hanno investito in questo comprensorio ed hanno un forte potenziale”. Il sindaco ha inoltre presentato progetti per rafforzare la zona Paip Pantano che è in condizioni di accogliere nuove localizzazioni ed investimenti ed ha sollecitato azioni per favorire il ricambio generazionali per le imprese dell’artigianato che rappresentano una storica attività di Pignola.
Secondo lo studio della Uil Pignola si colloca in un’area di transizione tra i modelli urbani e le logiche interne, portando in sé le potenzialità e i rischi di entrambe le condizioni. È un comune con alti livelli di dotazione ambientale e culturale (boschi, aree protette, patrimonio storico), che tuttavia si scontra con dinamiche demografiche negative e con una dotazione di servizi ancora incompleta. Il futuro del territorio dipenderà dalla capacità di integrare i suoi asset – naturalistici, produttivi, sociali – in una visione di lungo periodo che eviti la marginalità e valorizzi la vicinanza al capoluogo come opportunità e non come subalternità. La prossimità al capoluogo regionale, Potenza, conferisce a Pignola una funzione di cerniera tra urbano e rurale, tra dinamiche metropolitane e sistemi territoriali interni. La grande disponibilità di risorse ambientali, culturali e sociali coesiste con criticità strutturali tipiche delle aree interne: riduzione demografica, fragilità occupazionale, difficoltà di valorizzazione delle risorse locali.
Il Lago Pantano rappresenta un unicum ambientale (zona umida Ramsar, area protetta di interesse internazionale), con un potenziale turistico e didattico non ancora pienamente espresso. Il Bosco di Rifreddo è un polo naturale di grande rilevanza regionale, ma la fruizione turistica è ancora limitata e stagionale.
Il confronto aperto e partecipato con cittadini, associazioni e forze produttive – ha detto Tortorelli – ha arricchito il dibattito e ci consegna nuove idee e prospettive per il futuro del territorio. Pignola ha dimostrato ancora una volta di essere una comunità viva, capace di unire tradizione e innovazione nel segno della partecipazione. il rischio è quello di un’economia a bassa intensità, trainata solo dalla vicinanza a Potenza; la sfida è costruire un modello endogeno di sviluppo.

