Vertenza Smartpaper, intervento Fim Fiom Uilm Fismic Basilicata e Castelfranco Veneto e Rsu Smartpaper: “Enel si assuma le proprie responsabilità, le attività restino a Potenza”. Di seguito la nota integrale.
Giornata importante ma allo stesso tempo preoccupante per il destino delle lavoratrici e dei lavoratori Smartpaper, con due incontri che hanno segnato il quadro della situazione: nella mattinata con l’azienda e nel pomeriggio a livello nazionale, in merito al cambio d’appalto che coinvolge l’attività di Enel Energia, ora assegnata alla nuova RTI DataContact–Accenture.
Durante l’incontro con Smartpaper, l’azienda non ha fornito risposte certe né sul presente né sul futuro occupazionale. Alla delegazione sindacale e alle RSU non sono stati forniti dati concreti né sui volumi delle commesse attive, né su quelle future. È stato solo comunicato che l’attività SEN è prorogata fino a marzo 2026, ma senza alcuna chiarezza sui livelli occupazionali. Per la commessa S.V.R. si valuta una possibile estensione , e la mancata proroga dei contratti in somministrazione in scadenza a ottobre.
Anche sul fronte E-Distribuzione si ipotizza una proroga ma senza garanzie stabili per l’occupazione.
Fim Fiom Uilm Fismic denunciano un quadro sempre più preoccupante: volumi stagnanti, commesse sature, rischio di esuberi e un futuro incerto per centinaia di lavoratori.
È evidente che siamo di fronte a un modello di business che si sta esaurendo, fondato su appalti a basso margine, esternalizzazioni e ottimizzazioni spinte dai processi di intelligenza artificiale.
Per questo le organizzazioni sindacali ritengono indispensabile che il gruppo capofila Indra , che detiene Smartpaper e investe in altri paesi, venga convocato in Basilicata e in Veneto per illustrare quali investimenti industriali concreti intenda realizzare sul nostro territorio, superando la logica del semplice appalto e aprendo un nuovo capitolo industriale, prima che sia troppo tardi.
Nel pomeriggio si è svolta la riunione nazionale sul cambio d’appalto della commessa Enel Energia, assegnata alla RTI Data Contact–Accenture.
Le organizzazioni sindacali, con forza, hanno ribadito una pregiudiziale irrinunciabile: la territorialità della commessa.
Le attività devono restare a Potenza e a Castelfranco , non a Matera né a Bari e ne’ a Padova , come ipotizzato dalla nuova RTI.
La clausola sociale prevede la salvaguardia occupazionale per 407 e anche qui ce una discresia di numeri , ma ad oggi mancano informazioni puntuali sulle liste, sui lavoratori effettivamente coinvolti e sulle sedi operative.
Fim Fiom Uilm Fismic hanno chiesto garanzie sul mantenimento complessivo del salario e dunque dei livelli occupazionali e della territorialità.
Il confronto è stato aggiornato al 15 ottobre presso Unindustria Roma, ma Fim Fiom Uilm Fismic hanno chiarito che la partecipazione sarà possibile solo se entro le prossime 48 ore l’RTI comunicherà ufficialmente che la sede di lavoro dei dipendenti resterà nell’area di Potenza e di Castelfranco in continuità con quella di Smartpaper.
In caso contrario, saranno convocate le assemblee dei lavoratori e messe in campo tutte le azioni di mobilitazione necessarie per difendere il lavoro e la dignità dei lavoratori coinvolti.
Riteniamo inaccettabile che Enel, come committente pubblico e strategico, resti alla finestra mentre centinaia di famiglie rischiano il proprio futuro.
Enel deve farsi carico del destino industriale e occupazionale dei propri appalti e dimostrare concretamente responsabilità verso i territori, verso le comunità, affinché si possa dare certezze a tutti i lavoratori coinvolti .
È il momento che Enel, Smartpaper, Indra e la nuova RTI rendano esigibili gli impegni presi con i lavoratori e con le istituzioni, mantenendo le attività a Potenza e a Castelfranco dove da anni esistono patrimoni di competenze e professionalità che non può essere disperso.
“Difendere il lavoro significa difendere il futuro del territorio.
Nessuna delocalizzazione, nessun licenziamento occulto:
le lavoratrici e i lavoratori Smartpaper meritano certezze, non promesse.”
Smartpaper, Ugl Telecomunicazioni: “Clausola sociale disattesa, ennesima incertezza per i lavoratori dopo il cambio d’appalto Enel”
“Si è appena conclusa una riunione particolarmente accesa tra le organizzazioni sindacali e la RTI con capofila Accenture, in seguito all’aggiudicazione del nuovo appalto Enel, che comporta il passaggio dei lavoratori dalla società Smartpaper al nuovo fornitore”. Per l’UGL erano presenti Aurelio Melchionno, Segretario confederale, Marcello Di Fazio segretario Url Puglia e Pino Giordano, segretario provinciale Ugl Matera.
“Dal confronto è emersa una distanza profonda tra le posizioni sindacali e le ipotesi prospettate da Accenture, soprattutto su due punti critici: la sede di lavoro e il perimetro occupazionale dei lavoratori coinvolti. L’ UGL e la federazione Telecomunicazioni ha difeso con forza il principio di territorialità come condizione essenziale per un confronto equilibrato, denunciando l’enorme impatto sociale, economico e familiare di un eventuale trasferimento su sedi ipotizzate a Bari o Matera. Spostare la sede di lavoro a oltre 180 km – hanno dichiarato Melchionno, Di Fazio e Giordano – significherebbe azzerare le già fragili economie familiari, peggiorando la qualità della vita e aumentando i rischi legati alla sicurezza personale.
Richiamandosi all’articolo 53 del CCNL Telecomunicazioni, il sindacato ha sottolineato che spostamenti di tale entità potrebbero configurare una violazione contrattuale, essendo incompatibili con le tutele previste su sede e stabilità occupazionale.
Sul fronte del numero dei lavoratori interessati, permane una situazione di incertezza: Accenture ha parlato di “approfondimenti in corso” senza tuttavia fornire chiarimenti concreti sulla loro natura e sull’impatto occupazionale.
«Siamo di fronte all’ennesimo episodio di incertezza sistemica legata ai cambi d’appalto Enel – denuncia l’UGL –. Questo schema ripetuto rischia di trasformarsi in un meccanismo perverso che spinge i lavoratori alle dimissioni. Occorre un intervento deciso della stazione appaltante per ristabilire ordine e garantire il pieno rispetto dei diritti contrattuali: in caso contrario, si diventa complici di pratiche lesive verso lavoratori già penalizzati da bassi salari».
UGL Telecomunicazioni – hanno concluso i segretari – ribadisce l’urgenza di applicare integralmente la clausola sociale in modo da avviare da subito un confronto serio e trasparente che riguardi ulteriori temi a margine”.

