Sanità privata accreditata, Uil Fpl: ora servono risposte concrete per personale e servizi. Di seguito la nota integrale.
Accogliamo con favore la disponibilità al dialogo espressa dall’Assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, e il riconoscimento del ruolo centrale della sanità privata accreditata all’interno del sistema sanitario lucano. Si tratta di un segnale importante, che tuttavia deve tradursi rapidamente in azioni concrete.
Il settore vive infatti una fase delicata: il personale delle strutture accreditate continua a garantire con professionalità e dedizione servizi essenziali ai cittadini, spesso supplendo alle carenze del pubblico e contribuendo in modo decisivo alla riduzione delle liste d’attesa. Non è però più rinviabile l’apertura di un tavolo di confronto che affronti in maniera organica sia il rinnovo del contratto collettivo, per garantire tutele adeguate, condizioni di lavoro dignitose e il giusto riconoscimento economico agli operatori, sia la questione dei tetti di spesa. Servono soluzioni concrete o alternative che permettano di far respirare strutture ormai allo stremo, altrimenti non sarà possibile mantenere, né tantomeno migliorare, la qualità dei servizi.
L’aumento delle tariffe annunciato rappresenta un passo nella giusta direzione, ma ora è necessario passare dalle parole ai fatti. Le risorse devono arrivare rapidamente alle strutture, per generare effetti positivi immediati sia per i lavoratori sia per i pazienti. Non basta dichiarare la volontà di sostenere il sistema: occorre predisporre strumenti concreti, con tempistiche certe e modalità chiare di applicazione.
Come UIL FPL auspichiamo che, proprio alla luce di questi aumenti finalmente riconosciuti dalla Regione, realtà come Universo Salute possano, dopo anni di attesa, procedere all’adeguamento dei contratti degli operatori. Si tratta di un atto di giustizia verso chi ha continuato a lavorare con impegno e sacrificio anche in condizioni difficili, garantendo comunque assistenza e servizi di qualità.
La sanità privata accreditata non è in contrapposizione al sistema pubblico, ma ne rappresenta un pilastro imprescindibile. Rafforzarla significa rafforzare l’intero modello sanitario regionale, garantendo ai cittadini tempi più rapidi di accesso alle prestazioni e una rete di assistenza più solida e capillare.
Ribadiamo quindi la necessità che il confronto con la Regione venga avviato senza ulteriori indugi, con un impegno chiaro su contratti, tariffe, tetti di spesa e risorse. I pazienti devono restare al centro del sistema, ma questo obiettivo non può essere raggiunto senza valorizzare chi ogni giorno, con competenza e sacrificio, lavora per assicurare cure di qualità.
La Basilicata ha bisogno di una sanità che offra certezze e non soltanto promesse. Dopo anni di attese e di speranze, è giunto il momento di trasformare le parole in azioni concrete, nell’interesse dei lavoratori e a beneficio di tutta la comunità.

