Il rinnovo del Contratto di Solidarietà alla Proma, avvenuto ieri presso Confindustria Basilicata, rappresenta un passaggio importante in una fase ancora delicata per il settore. Abbiamo scelto con responsabilità di firmare un’intesa valida fino al 30 aprile 2026, tutelando il salario delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ma la firma di ieri rafforza anche una nostra convinzione: l’auspicio che Proma possa accogliere, attraverso forme di ricollocazione, i lavoratori della PMC di Melfi, oggi in una situazione di forte incertezza.
Come FIM CISL, nei recenti incontri in Confindustria, abbiamo ribadito con fermezza che le aziende PROMA e MA, entrambe appartenenti al medesimo gruppo industriale di riferimento della PMC, devono farsi carico della situazione e individuare soluzioni concrete. Questo significa attivare percorsi di ricollocazione interna, anche in forma di trasferta, per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori coinvolti.
Il rafforzamento dello stabilimento Proma — con l’arrivo di nuove commesse, tra cui quelle legate alla nuova Compass in ottica europea, e il trasferimento di una linea produttiva dal Messico — rappresenta un segnale concreto e incoraggiante. Va nella direzione da noi più volte richiesta: garantire continuità produttiva e radicamento industriale nel territorio lucano.
La FIM CISL continuerà a insistere e a vigilare affinché Proma e MA siano realmente protagoniste del rilancio del territorio, sostenendo anche chi oggi rischia di restare ai margini di questa nuova fase.
Ribadiremo con determinazione questa nostra posizione il prossimo 7 luglio 2025 alle ore 14:00, in occasione dell’incontro convocato presso la sede di Confindustria Basilicata a Potenza, durante il quale si affronteranno con l’azienda PMC le questioni relative al monitoraggio continuo, al futuro assetto societario e al mancato rispetto dell’impegno assunto nel verbale sottoscritto il 16 giugno scorso, riguardante la copertura economica fino al 31 ottobre anche per i lavoratori in staff-leasing tramite l’agenzia di riferimento.

