Questa mattina, come preannunciato nei giorni scorsi, si è tenuto il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori di Futura Ambiente, organizzato dalle segreterie regionali di FIM e UILM Basilicata, unitamente alla RSU aziendale.
Il presidio si è svolto nei pressi della sede di Acquedotto Lucano a Potenza per rivendicare risposte concrete alle giuste richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali nei tavoli precedenti e nelle successive sollecitazioni, in particolare riguardo alla platea dei lavoratori coinvolti nel cambio d’appalto e al rispetto del trattamento economico complessivo.
Nel corso della mattinata, Acquedotto Lucano, come da impegni assunti, ha comunicato, in un incontro “ non previsto “ dalle parti di aver inoltrato alla stazione appaltante un aggiornamento della platea interessata e di aver verificato, con il supporto di un consulente esterno, la corrispondenza tra le buste paga fornite dalla società uscente, Futura Ambiente, e quanto previsto nei costi del personale inseriti nella base d’asta della gara.
Dalla verifica è emerso che il trattamento economico complessivo dei lavoratori rientra pienamente nei parametri previsti e, pertanto, deve essere salvaguardato integralmente nel passaggio di appalto.
Questa posizione – da verificare e consolidare nel prossimo incontro in Regione Basilicata – rappresenta un passo importante e positivo verso la conclusione della procedura di gara, che dovrà garantire:
• il mantenimento dei livelli occupazionali,
• il rispetto del trattamento economico complessivo,
• e la piena applicazione della clausola sociale.
FIM e UILM Basilicata annunciano che richiederanno immediatamente un incontro urgente alla Regione Basilicata, alla presenza della stazione appaltante e di Acquedotto Lucano, per ottenere un riscontro ufficiale e trasparente sulle dichiarazioni fornite oggi e sulla corretta attuazione della procedura.
Ribadiamo la nostra posizione: la gara era necessaria e indispensabile, dopo oltre vent’anni di proroghe.
Ci aspettiamo che, una volta aggiudicata, si apra da subito un confronto sul:
• corretto inquadramento professionale dei lavoratori,
• e sulla armonizzazione contrattuale tra il CCNL Metalmeccanico e quello dell’Igiene Ambientale, previsto nella procedura di gara.
Come FIM e UILM, non facciamo battaglie di categoria, ma di dignità e giustizia per i lavoratori: nei cambi d’appalto è intollerabile che si perdano diritti o salario.
Sarebbe una beffa imperdonabile se a non rispettare i principi di legalità e trasparenza fossero proprio enti pubblici che pretendono queste stesse garanzie dai soggetti privati.
Oggi registriamo segnali positivi da parte di Acquedotto Lucano, ma non abbassiamo la guardia: per evitare brutte sorprese, chiediamo subito un confronto istituzionale con la Regione Basilicata, a tutela di ogni singolo lavoratore.

