Due giorni, due comunità, un unico messaggio: l’agricoltura può essere un terreno fertile per l’inclusione, il lavoro e la dignità delle persone.
Il 16 ottobre a Grassano e il 17 ottobre a Colobraro si sono svolti gli eventi di restituzione dei progetti Coltiviamo l’Inclusione e Sempreverde, entrambi finanziati dal PSR Basilicata 2014-2020 – Misura 19 LEADER (Sottomisura 19.2) – Azione “Agricoltura Sociale” del GAL START 2020 srl.
Due esperienze diverse ma complementari, che hanno intrecciato il mondo agricolo e quello sociale, trasformando la terra in opportunità di formazione, autonomia e inserimento lavorativo per persone con fragilità, e restituendo alle comunità locali un nuovo modello di cooperazione e sviluppo sostenibile.
Coltiviamo l’Inclusione – Grassano, 16 ottobre
A Grassano, la Cooperativa Sociale Oltre l’Arte, in collaborazione con l’Azienda Agricola Vignola e l’AIPD di Matera, ha raccontato un percorso in cui il lavoro nei campi è diventato strumento di crescita personale e collettiva.
L’incontro, ospitato nella Sala Convegni di Palazzo Materi e moderato dal Presidente di Confcooperative Basilicata, Giuseppe Bruno, è stato aperto dai saluti del Sindaco di Grassano, Filippo Luberto, e ha visto gli interventi di Rosangela Maino, presidente di Oltre l’Arte, di Angela Morrone, direttore del Consorzio La Città Essenziale, e di Angelo Zizzamia, presidente del GAL Start 2020.
“L’agricoltura sociale può restituire dignità alle persone – ha dichiarato Rosangela Maino – perché consente di unire la valorizzazione delle produzioni agricole, delle persone con disabilità e di poter avviare percorsi di autonomia al lavoro e alla vita.”
“È la rete a fare la differenza,” ha sottolineato Angela Morrone. “Quando cooperazione sociale e mondo agricolo si incontrano, nascono opportunità concrete di lavoro e di vita per chi, troppo spesso, è ai margini.”
Sempreverde – Colobraro, 17 ottobre
Il giorno successivo, a Colobraro, la Cooperativa Sociale Collettivo Colobrarese, insieme alle aziende agricole Masseria Nivaldine e Masseria Viviano, ha presentato i risultati del progetto Sempreverde, che ha unito cura del verde, multifunzionalità agricola e inclusione sociale in un percorso capace di generare presidio territoriale e nuove prospettive di sviluppo per le aree interne.
All’incontro, tenutosi al Palazzo delle Esposizioni, sono intervenuti il Sindaco di Colobraro, Nicola Lista, il Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Bernardo, la Presidente della Cooperativa Collettivo Colobrarese, Roberta Picerno, il Direttore Generale Dip, per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Vittorio Restaino e i rappresentanti delle aziende agricole coinvolte.
“Questi progetti raccontano l’essenza dell’agricoltura cooperativa – ha dichiarato Andrea Badursi, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Basilicata –: un’agricoltura che non si limita a produrre, ma che rigenera i territori e include le persone, offrendo opportunità di lavoro e radicamento nelle aree rurali. È questa la direzione su cui costruire il futuro della nostra regione.”
“La nostra sfida – ha aggiunto Roberta Picerno – è quella di un’agricoltura che non produce solo beni, ma relazioni, fiducia e possibilità.”
Un modello di sviluppo che mette al centro le persone
“Queste esperienze – ha ricordato Giuseppe Bruno, presidente di Confcooperative Basilicata – dimostrano che la cooperazione può essere il motore di un nuovo modello di sviluppo rurale, capace di tenere insieme il valore della persona, la sostenibilità economica e la vitalità delle comunità locali.”
Un messaggio condiviso anche dal Presidente del GAL Start 2020, Angelo Zizzamia, che ha evidenziato come “l’agricoltura sociale rappresenti una leva concreta per rigenerare i territori e costruire futuro nelle aree rurali. Sin dall’inizio abbiamo creduto nell’importanza della collaborazione e cooperazione tra il mondo agricolo e quello sociale, ritenendola un’opportunità non solo per le imprese agricole e gli operatori del terzo settore, ma soprattutto per la comunità.”
Entrambe le giornate si sono concluse con una degustazione dei prodotti delle aziende agricole coinvolte, simbolo tangibile del legame profondo tra terra, lavoro e comunità: un racconto autentico di come, in Basilicata, l’agricoltura possa includere e generare futuro.








