Grimolizzi (Rapolla Fiorente): “Senza un prezzo giusto e un sostegno concreto l’olio del Vulture e il lavoro degli olivicoltori non avranno futuro”. Di seguito la nota integrale inviata dal presidente della cooperativa agricola Rapolla Fiorente, Michele Grimolizzi.
La campagna olearia 2025 nel territorio del Vulture si presenta come una delle più difficili degli ultimi anni. Gli olivicoltori dell’area stanno affrontando una situazione economica e climatica particolarmente complessa, segnata da un forte aumento dei costi di produzione e da rese compromesse a causa delle condizioni meteorologiche avverse e dei lunghi periodi di siccità che hanno caratterizzato la stagione. Produrre oggi olio extravergine d’oliva di qualità nel Vulture comporta costi elevatissimi, tali per cui il prezzo minimo sostenibile non può essere inferiore ai 12 euro al litro. Scendere al di sotto di questa soglia significa compromettere la sopravvivenza delle aziende agricole e mettere in discussione la continuità di una filiera che rappresenta un pilastro economico e culturale per il nostro territorio. Tuttavia, il mercato continua a essere invaso da prodotti venduti a prezzi irrealistici, spesso etichettati come “italiani” ma che nulla hanno a che vedere con la qualità, la tracciabilità e l’autenticità dell’olio extravergine del Vulture. Questo fenomeno, purtroppo, danneggia gravemente i produttori locali, confonde i consumatori e sminuisce il valore di un prodotto che è frutto di lavoro, professionalità e dedizione. A fronte di tutto ciò, si registra una mancanza di attenzione e di risposte concrete da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata, che da tempo non interviene in modo efficace per sostenere il comparto olivicolo. È necessario un cambio di passo: servono misure di sostegno mirate per le aziende colpite dalla siccità e dai cambiamenti climatici, incentivi alla produzione di qualità, interventi per la promozione dell’olio lucano sui mercati e per la valorizzazione del marchio territoriale. L’olivicoltura del Vulture non è solo un settore produttivo, ma un presidio ambientale, paesaggistico e sociale di grande valore. Difendere questo patrimonio significa tutelare l’identità della Basilicata, sostenere il reddito delle famiglie agricole e preservare una tradizione che affonda le radici nella storia del territorio. La Cooperativa “Rapolla Fiorente” chiede pertanto un intervento immediato e strutturale da parte delle istituzioni regionali e nazionali, finalizzato a garantire dignità economica ai produttori e a promuovere il vero olio extravergine del Vulture, simbolo di qualità e autenticità. Solo riconoscendo il giusto valore all’olio lucano sarà possibile assicurare un futuro sostenibile all’olivicoltura e alle comunità rurali del Vulture.

