Due giornate dense di contenuti e visione strategica hanno visto protagonista la Presidente dell’Ordine dei Geologi della Basilicata, Mary William, intervenuta in due appuntamenti che confermano l’importanza della comunità geologica regionale sui temi della rigenerazione urbana, della sicurezza del territorio e dell’innovazione scientifica. Il primo evento si è svolto il 12 giugno nel prestigioso Teatro Francesco Stabile di Potenza, dove la Presidente è intervenuta nel corso di un incontro multidisciplinare dedicato al progetto di rigenerazione urbana internazionale ReGov. “Non c’è rigenerazione senza conoscenza del sottosuolo, e non c’è sostenibilità senza sicurezza”, ha affermato William, sottolineando il ruolo essenziale della geologia nella progettazione delle città del futuro. “La vera rigenerazione – ha spiegato – non si limita alla riqualificazione dell’esistente, ma include la costruzione di città consapevoli, progettate sulla base di dati geologici, sismici e idrogeologici aggiornati”. A preoccupare è anche il consumo di suolo in Basilicata, tra i più alti in Italia su base pro capite, su cui l’Ordine ha richiamato una riflessione critica per orientare scelte urbanistiche più responsabili. “Al fine di ottimizzare gli investimenti che la Regione intende fare – ha concluso – l’Ordine dei Geologi si fa promotore di una cabina di regia interdisciplinare”. Il 13 giugno, la presidente ha preso parte al meeting scientifico tenutosi presso il CNR nell’area industriale di Tito (PZ), incentrato sul progetto ITINERIS, che ha presentato nuovi strumenti e risultati nello studio del sottosuolo tramite metodologie geofisiche avanzate. L’iniziativa ha coinvolto istituzioni, ordini professionali, imprese e PMI, con dimostrazioni in-situ e momenti di confronto tra comunità scientifica e utenti finali. “Progetti come ITINERIS – ha dichiarato Mary William – rappresentano un’evoluzione concreta del contributo della geofisica alle città del futuro. Le nuove tecnologie, dai sensori in-situ ai droni, offrono strumenti potentissimi per monitorare il territorio, prevenire il rischio e pianificare in modo realmente sostenibile”. In particolare, il meeting ha acceso i riflettori sulla cosiddetta “Urban Geophysics”, disciplina emergente e strategica nella definizione delle politiche per la resilienza urbana. “La collaborazione tra enti di ricerca, professionisti e pubbliche amministrazioni – ha aggiunto – è oggi più che mai indispensabile per rendere operative soluzioni integrate che coniughino innovazione, conoscenza e sostenibilità”. La duplice partecipazione della presidente William conferma il ruolo sempre più centrale dei geologi non solo come professionisti nella mitigazione del rischio, ma come attori fondamentali nei processi di pianificazione e innovazione urbana, a tutela del territorio e delle comunità.
Giu 13