Emergenza idrica, Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani: silenzi, scelte consapevoli e promesse disattese. Di seguito la nota integrale.
Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani torna a parlare con forza e chiarezza.
Vogliamo essere chiari: la siccità non è stata solo subita, è stata anche annunciata.
Ma di fronte a questo scenario, nessuna misura preventiva è stata presa. Nessun piano straordinario è stato attivato.
In piena emergenza, il Consorzio di Bonifica ha deliberato – con la Delibera n. 456 del 22 maggio 2025 – l’erogazione di compensi e arretrati a favore dei propri amministratori, retroattivi a partire da aprile 2024.
Un comportamento immorale e inaccettabile: mentre i nostri campi restano senza acqua, qualcuno si firma un assegno.
Ma c’è di più: Oggi anche il Consigliere Regionale Lacorazza sottolinea l’urgenza di aggiornamenti e scelte immediate, ricordando che la Giunta regionale avrebbe dovuto attivare la task force prevista dalla Delibera n. 124 del 13 maggio 2025, senza però farlo.
Gli impegni sono rimasti sulla carta.
Le dichiarazioni pubbliche senza seguito.
Le audizioni sollecitate non sono mai avvenute.
È evidente:
Non è stata colpa del tempo.
Non è stata colpa della siccità improvvisa.
È stata colpa delle scelte politiche e gestionali che hanno deciso di non agire.
Quanto abbiamo chiesto: Revoca immediata della Delibera n. 456/2025 e sospensione dei pagamenti ai membri del CdA.
Pubblicazione di una roadmap irrigua trasparente, con dati aggiornati su distribuzione e turni d’acqua.
Convocazione urgente di un tavolo pubblico operativo, con partecipazione reale degli agricoltori, tecnici e comitati, in linea con quanto previsto dalla Delibera 124/2025.
Il tempo è scaduto.
Il Consorzio e la Giunta regionale hanno le mani sui rubinetti.
I consiglieri regionali hanno firmato accordi e promesse.
L’autorità regionale ha deliberato progetti triennali e piani strategici.
Eppure, l’acqua continua a non arrivare.
Non è più accettabile nascondersi dietro a formule piane o documenti da approvare.
Chi tace, oggi, non protegge un interesse pubblico: lo tradisce.
Il silenzio non è neutro. È complicità.
E il nostro lavoro, come giovani agricoltori, non aspetta più.
Firmato in nome del lavoro, in nome della terra, per rispetto dei nostri padri e dei nostri figli: Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani