Si è riunito al Centro sociale Val d’Agri, al presenza del segretario Cgil Potenza Emanuele De Nicola, l’attivo dei delegati Fiom Cgil Basilicata dell’indotto Eni e Total per affrontare temi ormai non più rinviabili: crisi industriale, rinnovo del contratto nazionale, difesa dell’occupazione, rilancio produttivo e prospettive di sviluppo sostenibile per il territorio.
“Dall’attivo – afferma la segrataria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – è emersa con forza l’urgenza di risposte da parte della politica regionale e nazionale. È inaccettabile che le istituzioni continuino a muoversi in direzione contraria agli interessi dei lavoratori, mantenendo salari bassi, alimentando precarietà e lasciando irrisolti i problemi che colpiscono non solo la Basilicata, ma l’intero Paese.
Su guerra e crisi industriale basta silenzi. Servono scelte per la pace e il lavoro
La Fiom denuncia il grave silenzio istituzionale di fronte allo spostamento di risorse verso la spesa militare e le economie di guerra, che determinano instabilità, perdite di vite umane e conseguenze economiche pesantissime. La pace è condizione necessaria per garantire sviluppo, diritti e occupazione”.
Sul contratto nazionale, Calamita ha ribadito che “il salario è il punto centrale.
La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale ha registrato un avanzamento sulla parte normativa, con l’apertura di tavoli su formazione, sicurezza e politiche attive. Tuttavia, la priorità resta l’aumento salariale, indispensabile per contrastare l’inflazione e tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori metalmeccanici”.
Rispetto alla transizione energetica e al patto di sito “bisogna rispettare gli impegni assunti. La Fiom ha richiamato l’attenzione sulle criticità nell’applicazione del Patto di sito con Regione Basilicata, Eni e Total, ribadendo la necessità di progetti industriali alternativi al settore oil, in grado di garantire lavoro stabile e qualificato; costituzione immediata del Fondo regionale per la transizione e la tutela dei lavoratori; corretta applicazione dei CCNL nei cambi di appalto, per contrastare dumping e perdita di diritti”.
La Fiom Cgil sarà il 25 ottobre alla manifestazione nazionale di Roma ” Democrazia al lavoro” ritenendo che “la risposta è nella mobilitazione collettiva.
Invitiamo tutti i lavoratori- ha concluso Calamita – a partecipare alla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, una tappa fondamentale per rivendicare salario, diritti, occupazione e pace. È il momento di far sentire con forza la voce dei metalmeccanici lucabi e di tutto il comparto dell’indotto energetico. Partecipazione e lotta per ottenere risultati. Solo con la partecipazione attiva e consapevole dei lavoratori sarà possibile ottenere risposte concrete e invertire la rotta. Il futuro industriale ed energetico della Basilicata non può essere deciso senza chi ogni giorno produce valore con il proprio lavoro. La mobilitazione continua: per il lavoro, il salario, i diritti e la pace. Il 25 ottobre saremo a Roma per far valere le nostre ragioni”.



