Il rinnovo del contratto collettivo nazionale Fs, le gare andate deserte nel bando regionale del Tpl nei lotti extraurbani, le difficoltà nel settore della logistica e il contratto Rina nel cambio appalti Eni al Centro Oli di Viggiano. Sono stati questi i temi affrontati all’assemblea generale della Filt Cgil Basilicata che si è svolta a Potenza alla presenza del segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, e del segretario nazionale Filt Cgil, Amedeo D’Alessio.
Sulla questione TPL il segretario generale della Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella, nella relazione introduttiva ha ricordato che “la gara ha superato ogni limite di arco temporale mettendo in seria difficoltà la tenuta del comparto sia dal punto di vista salariale per i lavoratori sia per quella degli utenti per quanto riguarda l’offerta commerciale. Dal punto di vista del gruppo Fs, Trenitalia ed Rfi siamo assistendo a una situazione di assoluta incertezza visti i tentativi delle regioni limitrofe di fagocitare il nostro territorio senza che l’assessore regionale alle Infrastrutture muova un dito a tutela dell’occupazione. Non ultimo la questione commerciale, con il presidio regionale che, nonostante sia finanziato dal contratto di servizio della Regione Basilicata, vede la struttura di circa 20 unità passare sotto la gestione pugliese.
Anche Rfi vede perdere parte dei nuclei nel proprio territorio con perdita di posti di lavoro”.
Il segretario nazionale Amedeo D’Alessio ha sottolineato come la Filt abbia sostanzialmente chiuso il ciclo del rinnovo del rinnovo dei contratti collettivi nazionali. “In questi giorni – ha aggiunto – c’è il referendum per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle attività ferroviarie, che in Basilicata ha registrato una elevata partecipazione e una maggioranza di sì a favore del rinnovo. Stiamo registrando una buona affluenza e siamo convinti di aver fatto un buon lavoro e ci aspettiamo che questo venga riconosciuto anche dal voto di tutti i lavoratori e le lavoratrici del mondo degli appalti ferroviari.
Le prossime sfide che abbiamo di fronte sono importanti sia da un punto di vista confederale che da un punto di vista di categoria. Penso ad esempio al tema delle privatizzazioni che tante volte questo Governo ha preannunciato, dalla privatizzazione del gruppo Fs a quella dei porti. Noi abbiamo le nostre proposte e le nostre rivendicazioni, quindi speriamo ci sia una fase di consultazione con il Governo su questi grandi temi. Diversamente, siamo pronti a scendere di nuovo in piazza e a protestare contro provvedimenti, come quelli legati alla privatizzazione, che sarebbero fortemente deleteri per il mondo del lavoro nei trasporti”.