Martedì 20 maggio 2025 alle 9,30, al Polo bibliotecario di Potenza è in programma l’incontro “5 Sì per i diritti” promosso dalla Filcams Cgil Basilicata per approfondire quanto è cambiato il mondo del lavoro a 55 anni dalla promulgazione dello Statuto dei lavoratori e su come il referendum dell’8 e 9 giugno può ripristinare alcune garanzie e restituire certezza a lavoratori e lavoratrici. Il “pacchetto Treu”, il “libro bianco di Maroni”, la “legge Fornero”, il “Jobs Act” hanno introdotto forme di lavoro precario che prima non esistevano nell’ordinamento italiano e che hanno cambiato profondamente il tessuto sociale, rendendo il lavoro povero e precario.
Lo Statuto è il frutto di una serie di conquiste ottenute dai lavoratori nel rapporto di lavoro. In particolare, viene introdotto l’articolo 18 che sancisce la giusta causa nel licenziamento individuale, attribuisce all’imprenditore l’onere della prova di fronte al giudice, impone – per le aziende con più di quindici dipendenti – l’obbligo di reintegro nel caso di licenziamento giudicato illegittimo. “Negli anni – afferma la coordinatrice regionale Filcams Cgil Basilicata, Marcella Conese – i vari governi hanno provato a scardinare lo Statuto dei lavoratori, dandogli un colpo terribile con la modifica dell’articolo 18. Ma, nonostante tutto e tutti, lo Statuto dei lavoratori, a 55 anni dalla sua istituzione, resta una conquista e un caposaldo per i diritti dei lavoratori e delle lavatrici che secondo la Cgil vanno ampliati. I referendum dell’8 e 9 giugno hanno proprio questo obiettivo”.
Cinque sì per cinque quesiti referendari. Si voterà per l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento (art.18); per l’abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; per l’abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; per l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortuni sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Il quinto quesito sulla cittadinanza punta al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni.
Dopo l’introduzione di Rocco Casaletto, segretario generale Filcams Cgil Potenza, coordinati da Michela Lacerra,
segretaria Filcams Cgil Potenza, interverranno: Marcella Conese,
coordinatrice regionale Filcams Cgil Basilicata; Fernando Mega, segretario generale Cgil Basilicata; Vincenzo Esposito, segretario generale Cgil Potenza; Antonio Prestera dell’ esecutivo nazionale della Rete degli studenti medi e Ahana Serafimof, segretaria della Filcams Cgil nazionale. Previsti gli interventi di delegate e delegati.