L’Associazione Micologica Sostenitori Cultura Idnologica Lucana (AMSCIL) lancia un appello urgente a tutti i cittadini, le associazioni e le forze politiche della Basilicata per sostenere una petizione popolare in difesa della trasparenza, della legalità e del rispetto delle Istituzioni da parte della Regione Basilicata.
La controversia, nata nel settore della raccolta dei tartufi, si è trasformata in un grave caso di negazione dei diritti civici: il Dipartimento Politiche Agricole Regionale sta ignorando un provvedimento formale del Difensore Civico Regionale.
La vicenda prende le mosse dal diniego del Dipartimento Agricoltura di concedere all’AMSCIL l’accesso a documenti cruciali relativi alle procedure d’esame per i tesserini da tartufaio (L.R. 35/1995), atti fondamentali per garantire la regolarità e la trasparenza della Commissione.
A fronte di questo diniego, l’AMSCIL si è rivolta al Difensore Civico Regionale, l’organo di garanzia preposto a tutelare i diritti dei cittadini contro la cattiva amministrazione.
In data 16 settembre 2025, con provvedimento n. 5102/C, il Difensore Civico ha dato pieno ragione all’Associazione, invitando formalmente la Direzione Generale a riesaminare l’istanza e a fornire la documentazione.
Il Presidente di AMSCIL, Dott. Antonio Pagano, dichiara: «È inaccettabile che, a distanza di mesi, la Direzione Generale per le Politiche Agricole continui a persistere nell’inerzia e nell’opacità, ignorando apertamente l’indicazione di un organo di garanzia istituzionale. Non stiamo più parlando solo di tartufi, ma di un attacco ai principi democratici di trasparenza e legalità che dovrebbero guidare la Pubblica Amministrazione. Chiunque domani si trovi a chiedere atti o giustizia alla Regione deve sapere che l’Amministrazione può decidere semplicemente di ignorare la legge e gli organi preposti al controllo.»
L’AMSCIL invita pertanto tutti i cittadini, i Comuni, le associazioni di categoria (Pro Loco, agricoltori, commercianti, scuole) a schierarsi a difesa del rispetto delle Istituzioni, sostenendo le ragioni di trasparenza e certezza.
«Chiediamo a tutti i lucani di mobilitarsi, perché l’opacità amministrativa è un costo per tutti: rallenta l’economia, favorisce l’incertezza normativa (come nel caso della problematica sulla doppia tassazione per il tesserino) e danneggia l’immagine della nostra Regione,» aggiunge il Dott. Pagano.
L’obiettivo è triplice:
Imporre il rispetto immediato del provvedimento del Difensore Civico.
Ripristinare la trasparenza nelle procedure amministrative regionali.
Evitare un contenzioso legale (TAR), le cui spese ricadrebbero sulle casse regionali a causa dell’inerzia dirigenziale.
L’Associazione Micologica Sostenitori Cultura Idnologica Lucana (AMSCIL) invita tutti a firmare e condividere la Petizione Popolare,
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