Da oggi é on line il sito www.medeura.it curato dall’associazione culturale Medeura, fondata venti anni fa dall’avv. Enzo Santochrico, che la presiede, con i suoi colleghi Gianfranco Paternoster e Nicola Cea.
In apertura l’editoriale del presidente spiega le ragioni della ripartenza di Medeura, partendo dalla centralità della cultura, che é “fertile terra di idee, emozioni, creatività, pensiero, visioni”, e indicando “il suo percorso: da un canto, curiosità (per) e attenzione a quello che avviene nel panorama culturale e sociale attuale e in divenire, dall’altro, esplorazione di fenomeni, realtà, tendenze, che possono rivelare e valorizzare potenzialità e sviluppi ancora latenti”.
Constata positivamnete il persistente fermento culturale in città, al quale concorrono realà cpnsolidate e nuove ” pur permanendo una grande precarietà sia per le dimensioni e laconsistenza sia per l’incertezza o l’assenza di politiche e programmi degli enti pubblici”.
All’opposto “il 2019 appare sempre più lontano” e “di fatto il soggetto che ne ha interpretato e guidato il processo – al di là delle resposnsabilità – é ridotto ad una pallida ed eterea copia di quelo che é stato e le tracce della perdurante produttività di quel lievito diventano sempre più labili”. Perciò “per Medeura questo costituirà un campo di indagine privelegiato dato il suo carattere fondante dell’identità e del futuro della città”, estendendo “lo sgardo alle istituzioni culturali e formative, ai centri di ricerca, ai luoghi nei quali giocano un ruolo fondamentale saperi, conoscenza, creatività”, puntando “in ogni caso, cercherà di animare un confronto culturale sempre alto, fondato sulla qualità e la competenza degli interlocutori, sul livello e la ricchezza dei contributi che si chiedono e si offrono, sulla finalità di arricchire conoscenze e consapevolezza individuali e collettive.”
Sul sito chiare prove del metodo e della direzioni indicati: “contributi illustrativi di eventi organizzati da altri soggetti culturali sottraendosi sin dall’inizio dal percioloso seme dell’invidia, per riprendere un’originale festival di cui diamo conto, nonché coinvolgendo intellettuali, artisti, operatori culturali, attori della vita sociale, che in totale autonomia parlano del loro lavoro, propongono le loro analisi, portano la loro testimonianza, descrivono fenomeni e iniziarive importanti”.
Accanto a questi contributi “proveremo a strutturare qualche riflessione più organica, partendo da un testo base dell’associazione, ma anche di soggetti ad essa estranei, sul quale sviluppare un dibattito a più voci su macrotemi, come il pos-2019, cui si é accennnato, ma anche su altri, più particolari, come, per esempio, sulla Matera invisibile, quella sotteranea, preparando un incontro che terremo prevedibilmente a settembre, oppure collaborando con Ordini professionali per la valenza culturale di tematiche come la giurisdizione, l’urbanistica, l’ambiente, il digtale e l’intelligenza artificiale”.
Insomma, conclude il presidente Santochrico, “per noi la cultura é vita e lo scopo dichiarato e perseguito dall’associazione, anche attraverso il suo sito, é di alimentarla, nutrirla, irrobustirla, in modo che sempre più diffusamente e profondamente permei la realtà sociale, lo spazio pubblico e le coscienze individuali” .
L’invito, infine a far conoscere le opinioni e a inviare contributi da pubblicare sul sito scrivendo a [email protected].
Ricco il ventaglio dei contributi e interventi presenti sul sito.
Di Consoli é uno scrittore poliedrico (letteratura, poesia, giornalismo, sceneggiature, ecc.), un immerso nel gorgo, nel senso che si cimenta continuamente con le contraddizioni e le inquietudini della società, e coraggioso, che non nasconde tormenti né teme argomenti scottanti e tesi ardite, un letterato puro (la vita è letteratura) e bulimico (saccheggia bancarelle di libri usati e divora autori ai più sconosciuti).
Nella rubrica “Elzeviri”, con un un autentico esempio di tale tipo di articolo, “L’era meccanica”, il regista ed attore Antonio Andrisani ci parla di cinema. Partendo da alune immagini iconiche – l’alito vaporoso dei personaggi, la bile sgorgante dell’indemoniata -di un film cult come “L’Esorcista” di Wiliam Friedkin sembra risalire alla preistoria del cinema. Ormai definitivamente superata e soppiantata? L’era digitale cambia e modifica tutto. Anche il modo di fare cinema e quello che viene prodotto? Leggerlo per sapere
Quello dell’autismo é un mondo sconosiuto, un fenomeno il più delle volte ignorato, per di più articolato, non omogeneo nella sua genesi e nelle sue manifestazioni. La capacità e necessità di coglierne i segni, i diversi metodi dinsegnamento per l’ inclusione, i contributi teorici e pragmatici per individuare percorsi e soluzioni, contenuti in un lbro di uno studioso inglese tradotto in italiano da una matera. Con lo “Spettro autistico” ce ne offre un panorama ampio, ma sintetico e chiaro, nella rubrica “Periscopio”, Vito Cilla già pediatra, oggi attivo con il mondo associativo che cerca di trovare e dare risposte.
Nella rubrica “Focus”, Nicola Viviliecchia, dal suo osservatorio privilegiato per lavorarci da decenni, fa il punto sullo stato della Biblioteca Provinciale di Matera “Stigliani”, abbandonata dalle istituzioni ad un lento declino, per carenza di fondi e personale, che da mesi vede una ampia mobilitazione per contrastare un destino che non merita.
Sassi di Matera. Per una nuova stagione.
Sul sito é possibile scaricare gratuitamente questo volume che raccoglie i contributi dei relatori intervenuti nel confronto pubblico di approfondimento dal titolo “Sassi: per un nuovo dialogo in città”, tenutosi a Matera il 14 e 15 dicembre 2018 e organizzato da Fondazione Sassi, Unibas, Fondazione Mattei, l’unica momento di cofronto reale sul punto in cui siamo, cosa sia è accaduto dal 1993 in poi, e dopo l’approvazione della L .771/86, come vengono vissuti e percepiti i Sassi, quali modificazioni hanno subito o possono subire con l’impetuosa crescita dei flussi turistici e tanti altri interrogativi e questioni, attualissimi.
Nella rubrica “Novelle” una particolarmente lieta: il nuovo Texone – lo speciale annuale di Tex di grande formato, arrivato al suo quarantesimo numero – intitolato Sierrita Mountains, con una novità straordinaria e per noi graditissima: i disegni sono del materano, e ormai punta di diamante del fumetto e dell’illustrazione, italiani e non solo, Giuseppe Palumbo.
Un annuncio nella rubrica “Prossimamente”: in preparazione di un incontro di riflessione e approfondimento su una tematica non sufficientemente indagata e conosciuta, anche se spesso, distorta e mistificata: quella della città invisibile, di Matera sotterranea, che da alcuni decenni, anche occasionalmente, riemerge, ma tuttavia appare ancora sconosciuta e misteriosa.