- SassiLive - https://www.sassilive.it -

Natale 2018 e Matera 2019, la poesia di Carlo Abbatino

Di seguito la poesia di Natale 2018 di Carlo Abbatino

NATALE 2018
Benvenuto Gesù
che trovi il tuo giaciglio
in una grotta
del Sasso di Matera
Al freddo e al gelo.
Benvenuto Gesù
a darci conforto
a renderci più umani
nello spirito
e nell’azione
del nostro vivere quotidiano
fatto di pressappochismo
e di grande interesse
verso le grandi  cose
Per mostrare le apparenze.
Benvenuto Gesù
e fa che la tua presenza
governi la nostra esistenza.
La tua culla nel presepe
naturale della nostra città
Matera vuole farti e darti
l’accoglienza a cuore aperto
e tu con la tua nascita
rigenera a nuova vita
l’essenza umana turbata
da terremoti, tsumani, femminicidi
rendendola pronta e disponibile
 ad essere radiosa dentro così
come il tuo cuore pieno d’amore!!!

Di seguito la poesia composta da Carlo Abbatino per Natale 2018 e Matera 2019.

Che gioia e che sorriso
trovo dentro di me
sapendo che la mia città
la mia Matera
città dei Sassi e sempre più
conosciuta nel mondo:
americani, cinesi, giapponesi,
francesi, inglesi, svedesi, belgi,
olandesi, spagnoli, austriaci, russi,
moti dei quali sono giunti
per la prima volta
in questa città
trovandola sempre più
unica al mondo e fermandosi
non solo per un giorno
per entrare nello spirito umano
dell’accoglienza dei materani
come me aperti al sorriso
al dialogo, alla partecipazione.
La fontana è per ogni giorno
che passa sempre più colma
di persone lingue straniere e di sorrisi
e di esclamazioni belle
per i Sassi che rappresentano
l’unicità e sono sempre più immortalati
nei selfie e nelle foto di gruppo che danno la concretezza
dell’evoluzione lasciando stupefatti
noi abitanti di questo luogo
che è presepe naturale, autentico.
Matera viaggia verso quella
meta, che il primo gennaio 2019
sarà Capitale europea della cultura.
E’ un sogno che si avvera
e speriamo che si sappia conservare
nel cuore e negli atteggiamenti
l’eleganza mostrando al visitatore
il sorriso elegante ed affabile
dell’accoglienza e quindi
dell’abbraccio per diventare
il corpo unico della fratellanza,
della gioiosità e dell’amicizia duratura
che il tempo soltanto può essere testimone
sugellante e sigillante.