Si è svolto nel pomeriggio nella Fabbrica del Carro a Matera il secondo workshop creativo della comunità sul tema “La tradizione incontra il futuro: la Bruna riparte dai ragazzi e dai giovani”. Sono intervenuti i presidente dell’associazione Maria Santissima della Bruna, Bruno Caiella e Matteo Marchitelli, componente del Comitato Esecutivo.
La Festa della Bruna è il filo che cuce insieme le generazioni di Matera. Perché questo filo resti vivo, servono energie nuove e sguardi capaci di futuro. Dopo la recente nomina di Bruno Caiella a Presidente per il terzo mandato, l’Associazione Maria SS. della Bruna ha deciso di coimpiere un gesto concreto: ripartire davvero dai giovani, inaugurando il secondo appuntamento del Workshop creativo della comunità, un percorso mensile di ascolto, incontro e progettazione condivisa. È il primo passo di un cammino fatto di novità che annunceremo nei prossimi mesi. Una riconferma che diventa impegno concreto La riconferma di Bruno Caiella non è soltanto continuità istituzionale: è metodo e visione che tengono insieme la radice e il domani. La rotta del triennio è chiara e passa, da subito, da questo workshop: • Fede – Tradizione – Innovazione come un unico respiro: la Fede che accende la Tradizione, la Tradizione che genera un’Innovazione responsabile. • Giovani protagonisti, non spettatori: nell’organizzazione, nella comunicazione. • Candidatura UNESCO come orizzonte condiviso: un percorso serio e partecipato in cui i giovani ci accompagneranno passo dopo passo, portando idee e competenze. Il tema del Carro 2026 guida il cammino Il tema evangelico (cfr. Gv 13,14) è il filo conduttore che rende concreta la missione del triennio — Fede, Tradizione, Innovazione — e affida ai giovani il ruolo di protagonisti. Il “grembiule” del servizio diventa linguaggio artistico e metodo di lavoro: chinarsi per servire significa progettare con umiltà, custodire la radice e generare novità responsabili. I workshop mensili sono il luogo in cui questa visione prende forma: i ragazzi coprogettano idee concrete usando il tema del Carro 2026 come brief creativo. Le proposte migliori saranno prototipate e porteranno il segno dei giovani nel cantiere del Carro e nel calendario della Festa. Così, servire significa innovare senza snaturare, aprire senza disperdere, accogliere senza perdere l’essenziale. La Bruna resta scuola di comunità e cantiere di bellezza: il 2026 è il primo capitolo del triennio in cui i giovani ci accompagneranno anche nel cammino verso la candidatura UNESCO.
Il Workshop è diventato uno spazio semplice e operativo in cui i giovani hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco e costruire proposte su fede e dimensione religiosa, comunicazione e innovazione digitale, musica e spettacolo, arte, turismo e accoglienza, sostenibilità e inclusione.
È un investimento sulla comunità: credere nei giovani significa credere nel futuro della Bruna e di Matera. La festa non è solo celebrazione: è identità, cultura viva, patrimonio condiviso. I giovani saranno ambasciatori del patrimonio storico della nostra festa. Bruno Caiella: “Ripartiamo dal Vangelo che ci chiede di servire. Con i giovani al centro e una tradizione che non si consuma ma si rigenera nell’innovazione, lavoreremo uniti per il bene della nostra comunità. Con umiltà, competenza e passione intraprenderemo il cammino verso la candidatura Unesco. Saranno tre anni straordinari: insieme, all’altezza della storia che portiamo.”
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)




