Si è svolto nel pomeriggio nello spazio Polifunzionale dell’Università degli Studi della Basilicata a Matera il finissage della mostra “Cantiere Cantoniere. Ripensare, rigenerare, riabitare le case cantoniere della Provincia di Matera”, workshop creato per avviare una riflessione strategica sull’utilizzo futuro delle case cantoniere di proprietà provinciale, svoltosi dal 28 aprile al 9 maggio 2025 e presentato il 24 aprile nella sala consiliare della Provincia di Matera, ente che detiene 22 delle 48 case cantoniere presenti sul territorio.
Il workshop è nato dall’esigenza di ripensare le modalità di valorizzazione di questi immobili di grande potenzialità, alcuni dei quali di rilevante valore storico e architettonico, oggi inclusi in un piano di alienazione tramite bando pubblico. Su impulso del consigliere provinciale Carlo Ruben Stigliano, promotore dell’iniziativa, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Provincia di Matera e il Dipartimento per l’Innovazione Umanistica, Scientifica e Sociale (DIUSS) dell’Università degli Studi della Basilicata. Nell’ambito di tale accordo, gli studenti del quinto anno del Corso di Studi in Architettura sono stati coinvolti nell’elaborazione di strategie e progetti di riqualificazione che esplorano le potenzialità delle case cantoniere come presidi strategici per il territorio.
All’evento finale sono intervenuti il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, il consigliere provinciale Carlo Ruben Stigliano, la professoressa Chiara Rizzi – docente associato del DIUSS e responsabile scientifico del workshop – e i rappresentanti degli stakeholder pubblici e privati individuati dalle diverse proposte progettuali.
Durante l’incontro sono stati presentati i quattro progetti di riqualificazione elaborati dagli studenti, ciascuno dedicato a un’area della provincia e mirato a individuare soluzioni concrete e sostenibili per il recupero e la valorizzazione delle case cantoniere. Il workshop è stato accompagnato dal supporto scientifico e didattico dei giovani ricercatori Vincenzo Pace, Luca Favia e Stefania Schirò. L’allestimento della mostra, aperta al pubblico dal 27 maggio al 6 giugno, è stato curato da Vincenzo Pace e Luca Favia.
Il progetto “Cantiere Cantoniere. Ripensare, rigenerare, riabitare le case cantoniere della Provincia di Matera” si conferma come un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, università e territorio. Un’esperienza volta a ripensare il patrimonio edilizio pubblico non solo come eredità da conservare, ma come risorsa strategica per il futuro delle comunità locali.
Progetto “Cantiere Cantoniere”, l’intuizione del consigliere Carlo Ruben Stigliano (Insieme per la provincia di Matera) fa passi da gigante, grazie al contributo dell’Università della Basilicata.
Il consigliere provinciale Carlo Ruben Stigliano (Insieme per la provincia di Matera), ha incontrato gli studenti della facoltà di Architettura, nella sede materana dell’Università della Basilicata (Unibas), vivendo un’esperienza davvero significativa. Stigliano sta vedendo concretizzarsi la sua intuizione divenuta “Cantiere Cantoniere”, un progetto per valorizzare questo straordinario patrimonio nel Materano. «Esprimo il mio sincero ringraziamento all’università, ai docenti e ai ricercatori che hanno contribuito con passione e competenza a questo straordinario progetto. -commenta Stigliano- Un grazie speciale va ai veri protagonisti: i giovani architetti, i talenti di domani, che con entusiasmo e creatività hanno preso parte attiva a Cantiere Cantoniere. Questi ragazzi, oltre a valorizzare le dimore al servizio degli antichi cantoni, hanno saputo trasformare i limiti del nostro territorio in risorsa, dimostrando una capacità straordinaria di innovare e rigenerare attraverso il loro sguardo fresco e originale. Non è solo un esercizio accademico -rimarca Stigliano- ma una straordinaria opportunità concreta per far rivivere i luoghi, mettere in connessione passato e futuro, costruire insieme una comunità più consapevole e partecipativa. La visione e la guida della professoressa Chiara Rizzi, hanno trasformato questo progetto in un capolavoro, che va ben oltre l’ambito universitario. Insieme ai ragazzi di Cantiere Cantoniere, abbiamo creato un modello innovativo che mette al centro il territorio e le nuove generazioni. Dare fiducia a questi giovani -prosegue Stigliano- significa preservare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico che attraversa tutta la nostra regione. Questa esperienza rafforza le connessioni tra provincia e università, tra mondo accademico e territorio, ma soprattutto tra giovani e società. Basta con la retorica dello spopolamento: chi ha gli strumenti, come la politica, lotti contro questa triste narrazione per cambiarne la tendenza». Il lavoro degli studenti si è tradotto in una mostra, inaugurata alla presenza dello scrittore Ledo Prato, esperto di politiche per i beni e le attività culturali e segretario generale dell’associazione “Mecenate 90”, che si è complimentato con Rizzi, definendo il progetto di rigenerazione urbana di luoghi senza destino, ripensati in relazione con i contesti storici e paesaggistici del Materano. Sì è fatto riferimento a nuove destinazioni d’uso da utilizzare insieme tra istituzioni e comunità, attraverso il processo dell’amministrazione condivisa. Interessante l’ipotesi di fare ricorso all’istituto degli usi temporanei, come strumento per innovare e sperimentare anche soluzioni inedite. Il prossimo passo sarà portare questo progetto in terza commissione della Regione Basilicata, per individuare i canali di finanziamento necessari a trasformare queste idee in realtà concrete. «Il mio invito a tutti i ragazzi -conclude Stigliano- è di continuare a coltivare questa passione, credere nelle loro idee e lavorare con dedizione. Il futuro del nostro territorio è nelle vostre mani e sono certo sarà luminoso».
La fotogallery del finissage del progetto (foto www.SassiLive.it)