Giovedì 6 novembre 2025 alle ore 8:30 nell’Aula magna della sede di Matera in via Lanera dell’Università degli studi della Basilicata è in programma il seminario di studi dal titolo “Dalla didattica alla relazione: il linguaggio del benessere psicologico”, organizzato dall’Associazione universitaria NEXT, con il patrocinio del Dipartimento per l’innovazione umanistica, scientifica e sociale (DIUSS) dell’Università degli studi della Basilicata e del Co.Re.Com Basilicata.
Il seminario, che sarà coordinato dalle associate Next Antonella Pellegrino e Antonella Galasso, vedrà la partecipazione del Prof. Fabiano, docente di Didattica presso l’Università della Basilicata, e del Prof. Casamassima, docente di Psicologia e Tirocinio, che offriranno spunti di riflessione e approfondimento sui temi affrontati.
Angelica Luciano, associata Next, illustrerà nel suo intervento le proposte dell’Associazione.
Seguiranno gli interventi di consiglieri regionali rappresentativi di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, chiamati a confrontarsi sulle questioni emerse nel corso dei lavori e a formulare risposte e impegni concreti rispetto alle proposte avanzate. Questa tipologia di seminario, che prevede la presenza attiva dei rappresentanti politici regionali, costituisce una caratteristica distintiva delle iniziative promosse dall’Associazione universitaria Next, orientate a favorire il dialogo tra mondo accademico, istituzioni e territorio.
Modera Asia Dema, associata Next
“Il seminario si inserisce in un percorso di riflessione più ampio sulla scuola che si prende cura di sé stessa, e mira a fornire spunti utili per proposte politiche e istituzionali volte a tutelare e valorizzare la figura dell’insegnante, mettere l’insegnante al centro – spiega Luca Smaldore, presidente dell’Associazione universitaria Next – significa riconoscerne la complessità, il valore umano e professionale di una figura portata a fronteggiare le tante emergenze che giovani e giovanissimi portano in dote alla scuola del loro vissuto, ivi compresi episodi di bullismo e cyberbullismo, e la necessità di supporti formativi e psicologici adeguati.
Episodi recenti, come quello verificatosi in un asilo nido della città di Potenza, dove si sono registrati casi di maltrattamento ai danni di bambini da parte di alcune educatrici, impongono una riflessione profonda sulle condizioni emotive, lavorative e le competenze pedagogiche di chi insegna. Tali situazioni, per quanto inaccettabili, devono spingerci a chiederci perché e come si possa arrivare a tanto, e soprattutto cosa possiamo fare per prevenire il malessere professionale e ricostruire un clima educativo sano.
È un tema questo che tocca da vicino il cuore stesso della scuola, perché riguarda non soltanto le modalità di insegnamento, ma soprattutto il modo in cui la comunità educante ogni giorno si misura con la complessità del presente.
Il seminario nasce dalla convinzione che una scuola capace di prendersi cura dei propri studenti debba, prima di tutto, prendersi cura di chi insegna. L’insegnante, infatti, non è soltanto un trasmettitore di conoscenze, ma una figura che gestisce emozioni, relazioni, conflitti e complessità quotidiane. Riflettere sul benessere dell’insegnante significa dunque riflettere sulla qualità stessa della scuola e sull’efficacia dell’educazione.
La figura dell’insegnante, oggi più che mai, si trova al centro di sfide nuove, quali il cambiamento dei linguaggi, la pressione delle aspettative, l’urgenza di interpretare bisogni educativi e relazionali sempre più diversificati e, in questo contesto, prendersi cura del benessere psicologico di chi insegna non è un lusso, ma una necessità. Perché non può esserci scuola che educa davvero se chi educa è lasciato solo.
Alla base di tutto c’è una visione: quella di una scuola che riconosce nel benessere psicologico dei docenti una condizione essenziale per la qualità dell’insegnamento e per la crescita degli studenti.
Nel corso del seminario porteremo lE nostre proposte, che nascono dall’ascolto e dal confronto con il mondo della scuola, con gli insegnanti, con gli studenti e con chi ogni giorno vive la complessità della relazione educativa. Non si tratta solo di richieste, – conclude Luca Smaldore – ma di una visione: quella di una scuola che, attraverso la formazione e valorizzazione della professione docente, riconosce nel benessere psicologico dei docenti una condizione essenziale per la qualità dell’insegnamento e per la crescita degli studenti.

